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Ordinanza anti accattonaggio a Portofino per tutelare la “vocazione turistica del borgo”

Multe anche per chi girerà a torso nudo o scalzo. Vietati gli alcolici in strada
Ordinanza anti accattonaggio a Portofino per tutelare la “vocazione turistica del borgo”
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Un’ordinanza anti accattonaggio, bivacco e alcol a tutela della “vocazione turistica del borgo“. È quanto stabilisce un’ordinanza del Comune di Portofino (Genova) in vigore fino a fine settembre, riferisce il Secolo XIX. Il sindaco del Comune ligure, Matteo Viacava, ha firmato contro la questua in centro, nei parcheggi pubblici, vicino alle chiese e sul molo Umberto I, a prescindere dalle modalità con cui viene effettuata, perché il divieto si estende all’attività “di accattonaggio e di mendicità moleste con modalità ostinate e reiterate o anche non moleste“, a tutela della località marittima da sempre simbolo di lusso.

A giustificare l’ordinanza le “dinamiche delle relazioni sociali, commerciali e culturali, tradizionalmente incardinate nel contesto di una realtà quale Portofino “, un borgo le cui caratteristiche sono conosciute e riconoscibili in tutto il mondo tanto a livello turistico quanto a livello commerciale.

A questo si aggiunge il divieto di bivaccare o bere bevande alcoliche di qualsivoglia gradazione per strada, e stop anche al sedersi o sdraiarsi per strada, su panchine e muretti, nelle piazze e più in generale in tutti gli spazi pubblici. Portofino cadrà nel silenzio dopo la mezzanotte e mezza, orario in cui si dovranno interrompere le emissioni sonore, e cambiano anche le regole sull’abbigliamento: non si potrà girare per le strade del brogo in costume da bagno, a torso nudo o scalzi. Stabilite le sanzioni per i trasgressori, con ammende previste tra i 25 e i 50o euro.

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