Milano, incendiata la Balena davanti alla Triennale: arrestato il piromane
La grande balena di cartapesta azzurra posta di fronte alla Triennale di Milano è stata incendiata nella mattina di lunedì 14 luglio. Sul posto, verso le 6, sono intervenuti i vigili del fuoco che hanno spento le fiamme e la polizia ha individuato il piromane.
L’uomo, un 33enne egiziano senza fissa dimora, è stato arrestato per incendio doloso dagli agenti della Questura di Milano. All’arrivo dei poliziotti il 33enne si stava allontanando e alcuni passanti lo hanno indicato agli agenti che l’hanno fermato. Dopo alcune frasi sconnesse, l’uomo è stato portato in questura e stato arrestato.
La Balena è un’installazione di Jacopo Allegrucci realizzata per la ventiquattresima Esposizione internazionale di Triennale di Milano. Il cetaceo di cartapesta fa parte del progetto di Allegrucci “La fragilità del futuro”: una serie che comprende quattro animali in via di estinzione e che vuole rappresentare la fragilità della nostra realtà ecologica.
Il ministro della Cultura Alessandro Giuli ha commentato così l’atto vandalico: “L’incendio doloso che ha distrutto la grande Balena di Jacopo Allegrucci alla Triennale di Milano è un atto vile e insensato che colpisce non soltanto un’opera di straordinaria forza simbolica, ma anche la cultura, la libertà creativa e la coscienza civile del nostro Paese. Questo gesto di violenza e inciviltà ferisce un progetto che attraverso l’arte denunciava la fragilità del futuro e la necessità di tutelare le specie in via di estinzione”. Il ministro ha anche espresso “piena solidarietà all’artista, alla Triennale di Milano e a tutti coloro che hanno lavorato per dare vita a un’esperienza culturale di alto valore”.
“Tristezza, amarezza e anche preoccupazione”, sono le sensazioni richiamate dall’architetto Stefano Boeri, presidente della Triennale di Milano, dopo che la balena è stata incendiata. “Ho avuto molta tristezza quando ho saputo di questo atto e poi anche un po’ preoccupazione e amarezza perché i gesti di violenza in questo periodo sono tanti – ha spiegato -, ed è un peccato che si manifestino verso un’opera che invece cerca di fare i conti con la fragilità delle specie viventi sul pianeta e di denunciare il rischio di estinzione di molte”.
Il presidente della Triennale ha poi riportato le parole dell’artista, con il quale ha parlato al telefono in mattinata: “E’ stata l’ottusa violenza umana” contro un’opera “che vuole denunciare la fragilità di alcune specie che sono ormai in estinzione”, ha detto Allegrucci. Le sculture della serie “La fragilità del futuro” si alterneranno durante l’esposizione, dopo la balena sarebbe dovuto arrivare proprio oggi l’elefante del Kenya, poi sarà invece la volta di una giraffa e di un ippopotamo. “L’elefante doveva arrivare oggi ma l’abbiamo bloccato per il momento, la balena sarebbe dovuta poi andare come idea davanti al mercato del pesce di Milano per raccontare in modo itinerante il senso di questa esposizione”, ha spiegato Boeri.