Fu risucchiata da un bocchettone in piscina a Sperlonga: due condanne per la morte di Sara Basso
A sette anni dalla morte della 13enne Sara Basso, sono arrivate due condanne. La giovane di Morolo (Frosinone) era in vacanza a Sperlonga con la madre, quando l’11 luglio 2018 è stata risucchiata da un bocchettone della piscina del Virgilio Grand Hotel. Mercoledì 9 luglio, il tribunale di Latina ha condannato a tre anni Mauro Di Martino, rappresentante legale della società che gestisce la struttura, e Francesco Saverio Emini, ex proprietario.
Assolto invece Ermanno Corpolongo di Itri (Latina) che aveva costruito la piscina nel 2004. Per quest’ultimo è stata confermata la richiesta di assoluzione del sostituto Valerio De Luca, che aveva invece chiesto due anni per gli altri imputati. “Indipendentemente dalla pena – hanno detto i genitori dell’adolescente, entrambi affiancati dagli avvocati Calogero Nobile e Maria Minotti – nessuno ci restituirà nostra figlia“. Le motivazioni delle condanne e dell’assoluzione saranno depositate entro i prossimi tre mesi.