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Pnrr, ok della Commissione Ue alla richiesta italiana della settima rata. Il governo esulta, ma la spesa resta al palo

Ora il Comitato economico e finanziario ha quattro settimane di tempo per esprimere il proprio parere, necessario per sbloccare il pagamento
Pnrr, ok della Commissione Ue alla richiesta italiana della settima rata. Il governo esulta, ma la spesa resta al palo
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La Commissione europea ha approvato una valutazione preliminare positiva di tutti i 64 traguardi e obiettivi relativi alla settima richiesta di pagamento dell’Italia per 18,3 miliardi a valere sulla Recovery and Resilience Facility, il fulcro di NextGenerationEU. La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, esulta perché con il versamento l’Italia “confermerà il primato europeo nell’avanzamento del Piano, con oltre 140 miliardi di euro ricevuti, corrispondenti al 72% della dotazione finanziaria complessiva e al 100% degli obiettivi programmati nelle prime sette rate”. Anche se sono ben noti i problemi a valle, cioè nell’utilizzo effettivo dei soldi, e pare difficile sostenere come fa la premier che “siamo diventati un modello per gli altri Stati membri”. Intanto il ministro per gli Affari europei, il Pnrr e le politiche di coesione, Tommaso Foti, garantisce il “pieno rispetto di impegni, priorità e scadenza finale ad agosto 2026” e tutta la maggioranza esulta.

“Il governo, come sempre, gioisce per l’incasso della settima rata del Pnrr. Peccato che lo stato di avanzamento della spesa ci racconti tutta un’altra storia”, sottolinea però la senatrice M5s Ketty Damante, segretaria in commissione Bilancio. “Sui 140 miliardi complessivamente incassati a oggi solo poco più della metà è stata effettivamente spesa. Siamo di fronte all’ennesima bugia. Raggiungere obiettivi e milestone non significa spendere”.

La richiesta di pagamento – precisa l’Esecutivo Ue – riguarda tappe importanti nella realizzazione di 10 riforme e 46 investimenti nei settori della giustizia, della pubblica amministrazione, degli appalti pubblici, della concorrenza, della gestione dei rifiuti, della sicurezza informatica e della digitalizzazione della pubblica amministrazione, dell’adattamento climatico, delle energie rinnovabili, della povertà energetica, dei trasporti sostenibili, dell’agricoltura e delle borse di studio a livello di laurea e post-laurea.

La Commissione ha ora inviato la sua valutazione preliminare al Comitato economico e finanziario, che ha quattro settimane di tempo per esprimere il proprio parere. Il pagamento all’Italia potrà essere effettuato dopo quel passaggio e l’adozione di una decisione di pagamento da parte della Commissione.

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