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Cronaca

Ultimo aggiornamento: 18:39 del 28 Giugno

Gomez all’evento per Gaza “Non in mio nome”: “Non si può stare in silenzio di fronte ai massacri, la politica prenda posizione”

Il direttore del Fattoquotidiano.it a Roma per partecipare all'iniziativa: "Essere contro l'antisemitismo significa anche spiegare agli israeliani che stanno sbagliando"
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“Non in mio nome. Abbiamo deciso di partecipare anche se siamo giornalisti perché di fronte ai massacri non si può stare in silenzio, non basta raccontare bisogna prendere posizione e far sì che la politica la prenda”. Così Peter Gomez, direttore del Fattoquotidiano.it e condirettore del Fatto Quotidiano a margine dell’evento organizzato a Roma per Gaza e per sostenere Medici senza frontiere.

“Noi siamo qui per pungolare i governi“, spiega Gomez, evidenziando che non si possono sopportare “due pesi e due misure”, uno “per la Russia” e “nessuno per Israele”. “Essere contro l’antisemitismo significa anche spiegare agli israeliani che stanno sbagliando e buttando fuoco sull’antisemitismo che pure esiste”, ha concluso, evidenziando poi dal palco una popolazione ormai attenta e una classe politica che invece, orami da mesi, “ha chiuso gli occhi”.

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