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Cronaca

Ultimo aggiornamento: 13:06 del 28 Giugno

Aya Ashour in Italia, Montanari: “A Gaza un genocidio. Da qui potrà dare più voce alla causa del popolo palestinese”

Il rettore dell'Università per stranieri di Siena in un video in cui parla dell'arrivo della 24enne palestinese
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“Aya Ashour ha finalmente potuto lasciare Gaza e sarà con noi a Siena. Nelle scorse settimane si sono susseguiti i momenti in cui speravamo che l’esfiltrazione da Gaza si potesse compiere, si è finalmente compiuta e io sono grato al ministro degli Esteri, Antonio Tajani, alla ministra dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bagnini e alla diplomazia. È stato un lavoro lungo, complicato rischioso ma che permettealla nostra collega di unirsi alla nostra comunità”. Così Tomaso Montanari, rettore dell’Università per stranieri di Siena, in un video pubblicato sui canali dell’Unistrasi poche ore prima dell’arrivo di Aya a Sinea. La 24enne palestinese, al centro anche di una petizione lanciata da IoScelgo, che sulle pagine del Fatto Quotidiano ha raccontato la strage di palestinesi a Gaza, ha potuto lasciare la Striscia il 25 giugno.

“Chi salva una vita salva il mondo, sappiamo quanto sia terribile la situazione di Gaza dove sembra non valere più nessuna regola, dove prevale la legge del più forte e dove è in corso un genocidio. Ed è un genocidio perpetrato anche da un occidente e un’Europa che continuano a vendere armi e a Israele e a legittimare quest’azione mostruosa”, prosegue Montanari sottolineando che l’impegno dell’Unistrasi è quello di porre fine al genocidio e “nel frattempo si tratta di salvare più persone possibili e attraverso loro salvare la cultura palestinese“.

“Aya è una ricercatrice fuori da Gaza e certo con il suo cuore lì potrà, in occidente, dare ancora più voce alla causa del popolo palestinese e rafforzare quella cultura palestinese in esilio che speriamo possa tornare in quella terra”, conclude Montanari.

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