Arbitro picchiato ad Arezzo, ipotizzata anche la rapina: si aggrava la posizione dell’aggressore
Aveva chiuso l’arbitro 18enne nello spogliatoio e lo aveva aggredito verbalmente ma soprattutto fisicamente, provocandogli fratture a due costole, contusioni e ferite da morsi. Adesso la posizione di un 45enne, padre di un giovane calciatore della Vis Pesaro, si complica ulteriormente. Già indagato per lesioni aggravate e sequestro di persona, potrebbe dover rispondere anche di rapina. L’episodio era avvenuto dopo un rigore assegnato nella finale del torneo Under 12 “Mirco Poggini” e aveva assunto rilevanza mediatica importante, con anche il padre del giovane arbitro che era tornato sull’accaduto nei giorni successivi.
Adesso, nel corso di una perquisizione nella casa del 45enne a Pesaro, disposta dalla pm Elisabetta Iannelli, particolare anticipato dal Corriere di Arezzo, i carabinieri hanno rinvenuto due orologi appartenenti al giovane direttore di gara, probabilmente sottratti mentre era tramortito dalle botte. Oltre ai due orologi, trovate anche le chiavi dello spogliatoio con cui l’aggressore aveva rinchiuso il giovane direttore di gara, che successivamente ha ricevuto una prognosi di 40 giorni. Intanto il giovane – come riportato da Ansa – mercoledì prossimo sosterrà l’esame di maturità.
Tornando all’episodio, tutto è avvenuto al termine della partita tra le squadre Under 12 dell’Arezzo e della Vis Pesaro. La finale era terminata senza particolare nervosismo, ma al momento della premiazione è accaduto l’impensabile. Un genitore della squadra pesarese si è diretto nello spogliatoio dell’arbitro, chiudendolo all’interno dello stesso e lo ha aggredito fisicamente e verbalmente. A quel punto sono intervenuti alcuni presenti e poi i carabinieri, che hanno accertato quanto accaduto. Grazie anche ai dirigenti della Vis Pesaro, il fautore dell’aggressione è stato immediatamente identificato dalle forze dell’ordine. Atti di violenza verso giovani arbitri che – soprattutto negli ultimi tempi – sono molto frequenti
“È stato preso a morsi, per il collo e a calci mentre era a terra. Mio figlio è salvo grazie alle urla“, aveva dichiarato il padre del giovane direttore di gara al Corriere Adriatico. Ad aggravare un gesto già di per sé decisamente da condannare adesso l’ipotesi di rapina di cui potrebbe rispondere l’aggressore.