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Carceri, il report di Antigone: “Quasi un detenuto su due usa sedativi o ipnotici. Sovraffollati 58 penitenziari”

Il presidente Gonella lancia "un'alleanza costituzionale" contro il decreto Sicurezza: "Annichilisce i detenuti"
Carceri, il report di Antigone: “Quasi un detenuto su due usa sedativi o ipnotici. Sovraffollati 58 penitenziari”
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Nei penitenziari italiani viene fatto “un diffuso uso di terapie psicofarmacologiche”. Addirittura il “44,25% delle persone detenute”, quasi una su due, “fa uso di sedativi o ipnotici, il 20,4% utilizza stabilizzanti dell’umore, antipsicotici e antidepressivi”. Il dato è contenuto nell’ultimo rapporto dell’associazione Antigone sulla detenzione. Il dossier si sofferma sul sovraffollamento delle carceri italiane, che secondo l’associazione potrebbe peggiorare col decreto Sicurezza. Secondo il presidente Patrizio Gonella, serve “un’alleanza costituzionale” contro la misura del governo Meloni per “annichilire i detenuti”. Il report – dal titolo “Senza respiro” – è stato presentato oggi a Roma presso la sede dell’Arci.

4 carceri su 5 sono sovraffollate – Al 30 aprile 2025 erano 62.445 le persone detenute nelle carceri italiane, malgrado la capienza regolamentare sia di 51.280 posti. Il tasso di affollamento ufficiale sarebbe del 121,8%: un dato in lieve calo rispetto alla fine del 2024. Ma vanno sottratti 4.500 posti indisponibili per inagibilità o ristrutturazioni. Dunque il tasso medio effettivo di affollamento è almeno del 133%, secondo Antigone. Delle 189 carceri italiane quelle non sovraffollate sono ormai solo 36, mentre quelle con un tasso di affollamento uguale o superiore al 150% sono ormai 58. È Milano San Vittore l’istituto più affollato (220%), seguito da Foggia (212%) e Lucca (205%). Secondo Antigone, “i detenuti crescono di circa 300 unità ogni due mesi. Per contrastarne la crescita bisognerebbe costruire sei carceri l’anno per un costo di circa 180 milioni di euro, senza contare il personale”. Antigone formula alcune proposte contro il sovraffollamento. Soprattutto, sollecita provvedimenti di clemenza o misure alternative per tutti i detenuti con meno di 2 anni di pena residua da scontare.

Le condizioni delle carceri – Secondo l’associazione “in 30 istituti sui 95 visitati c’erano celle in cui non erano garantiti tre metri quadri calpestabili per ogni persona”. In 12 c’erano celle senza riscaldamento e in 43 celle senza acqua calda. Secondo i dati riportati nelle schede trasparenza del Ministero aggiornate a maggio 2025, manca il 16% delle unità previste in pianta organica. In totale il personale effettivamente presente è pari a 30.964 su 34.162 previsto. Il rapporto detenuti-agente attuale è pari a 2 detenuti per ogni agente, a fronte di una previsione di 1,5.

I detenuti minori aumentano del 54% –Aumentano i minori detenuti. “Sono 611, di cui 27 ragazze, al 30 aprile 2025 i giovani detenuti nelle carceri minorili italiane. Alla fine del 2022 le presenze erano 381 e alla fine del 2024 raggiungevano le 587 unità, con una crescita del 54% in due anni”, è scritto nel rapporto. “Crescita – spiega Antigone – che sarebbe ancora maggiore se non fosse per la facilitazione introdotta dal decreto Caivano a trasferire in chiave punitiva gli ultra diciottenni del circuito minorile a carceri per adulti, con la conseguenza di interrompere bruscamente il percorso educativo del ragazzo e di affaticarne enormemente il recupero. Tali trasferimenti sono stati 189 nel corso del 2024, l’80% in più rispetto ai 105 del 2022″.

“Decreto sicurezza annichilisce i detenuti” – Secondo il presidente Gonnella “come forse mai negli ultimi decenni il sistema penitenziario vive una crisi profonda: corpi ammassati in celle chiuse, spazi inadeguati, tensione alle stelle, sofferenza generalizzata, condizioni igieniche e sanitarie inaccettabili, educatori stanchi, poliziotti in difficoltà, direttori provati, medici preoccupati, volontari a malapena tollerati. Il sistema penitenziario deve tornare a respirare, altrimenti rischia una pericolosissima implosione”. Il numero uno di Antigone chiama a raccolte le opposizioni al governo Meloni contro la misura securitaria in discussione in Parlamento per la conversione in legge: “Antigone sarà impegnata a dar vita a una grande alleanza costituzionale, nel nome della quale va del tutto decostruito il decreto legge sicurezza con il suo intento di annichilire i detenuti, trasformandoli in numeri che devono solo obbedire, come nella peggiore tradizione politica italiana di regime”.

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