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Alcol, musica e folla fino all’alba: ecco cosa succedeva fuori dal locale di La Russa jr | Video

Le immagini attorno al "Parea Bistrot", di cui è socio il secondogenito del presidente del Senato. Il locale ha chiuso il 30 marzo scorso dopo ordinanze restrittive e una guerra legale coi residenti. Contro le ordinanze anti movida il rampollo ha mobilitato anche i big di Fdi
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Musica a palla, drink sul marciapiede, auto che a fatica si fanno largo tra la folla che balla e beve fino all’alba, pestando i nervi dei residenti. Un rave da strada, proprio quelli che il governo ha giurato di aver spento col decreto del 31 ottobre 2022. Ma che invece si potevano fare in pieno centro a Milano, purché dietro ci fosse un cognome capace di smuovere persino il presidente della Commissione Finanze della Camera. Ecco le immagini esclusive di cosa accadeva ogni notte attorno al “Parea Bistrot”, locale alla moda di cui è socio Lorenzo Cochis La Russa, secondogenito del presidente del Senato. Il bistrot è stato chiuso il 30 marzo dopo una guerra legale con azioni civili e denunce penali da parte dei residenti, insonni da tre anni. Le immagini sono anche agli atti dei procedimenti in corso, incluso un processo agli amministratori della società Rinascimento Srl e una loro contro-causa al condominio, a cui chiedono mezzo milione di danni.

Al posto di cocktail e dj-set arriverà presto una hamburgheria. L’ultimo avvistato nel locale ormai dismesso è stato proprio Lorenzo Cochis, che non è solo socio ma anche capogruppo di FdI al Municipio 1, dove prima sedeva il fratello Geronimo. Come ha rivelato il Fatto, è stato eletto grazie a un unico finanziatore: papà Ignazio Maria Benito La Russa, che gli ha versato 10.800 euro. E da consigliere d’opposizione, Cochis si è battuto con zelo contro le ordinanze anti-movida del sindaco Giuseppe Sala, giudicate “punitive per i commercianti”. Una settimana prima della chiusura del locale sui social scriveva: “Dal 17 maggio entreranno in vigore le misure anti-movida. Vietato consumare nei dehors dopo mezzanotte, vietata la vendita di cibo e alcol d’asporto. La sinistra, come sempre, quando non riesce a governare un fenomeno decide di metterlo al bando”. Guarda caso sono le stesse restrizioni che il Tribunale di Milano aveva imposto al suo locale. E la destra che ce l’ha coi rave party, che faceva?

Il 24 febbraio, in zona Garibaldi, va in scena una tavola rotonda dal titolo: “Milano di notte, soluzioni per una città che non vuole andare a dormire”. Si mobilitano le associazioni dei commercianti, da Roma arrivano i saluti dell’onorevole Grazia Maggio (commissione Cultura, FdI). Ma a intervenire è nientemeno che Marco Osnato, presidente della Commissione Finanze della Camera dei Deputati, sempre di Fratelli d’Italia. Forse la movida è diventata una questione da saldi di finanza pubblica. Il promotore e moderatore? “Lorenzo La Russa, capogruppo FdI Municipio 1”. La locandina dell’evento non riporta che Cochis è anche socio di un locale soggetto a ordinanza restrittiva del Tribunale. Ma rassicura :”Seguiranno dibattito e rinfresco”.

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