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Ultimo aggiornamento: 14:53 del 20 Maggio

“Perché la Russia esclusa da gare e dall’Eurovision e Israele no? No a doppi standard”: l’intervento di Sanchez

Sanchez ha anche inviato "un abbraccio solidale ai popoli di Ucraina e di Palestina, che stanno vivendo la follia della guerra e dei bombardamenti"
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Duro affondo del premier spagnolo Pedro Sanchez contro Israele: il socialista ha chiesto l’espulsione del paese dall’Eurovision ricordando come anche alla Russia dopo l’invasione dell’Ucraina sia stato chiesto di lasciare le competizioni, sia quelle sportive sia quelle culturali. “Nessuno si è portato le mani alla testa quando è iniziata l’invasione russa dell’Ucraina e si è chiesto” che Mosca “fosse esclusa dalle competizioni internazionali, come ad esempio dall’Eurovision. Anche Israele non dovrebbe” partecipare, ha detto Sanchez alla presentazione del rapporto ‘I settori culturali e creativi in Spagna’ a cura della Fondazione Cotec, presso il Museo del Traje di Madrid.

Per Sanchez non dovrebbero essere “doppi standard neanche nella cultura”. “La cultura è la forma più autentica e libera di esprimere le nostre idee e i nostri valori”. “Per questo – ha osservato – ritengo che sbaglino quanti esigono un settore culturale neutro, muto, equidistante”, così come ha fatto l’Unione Europea di Radiodiffusione (Uer), minacciando la Spagna di ‘multe punitive”, per la presa di posizione politica, ricordando il conflitto in Palestina all’Eurovision.

Sanchez ha anche inviato “un abbraccio solidale ai popoli di Ucraina e di Palestina, che stanno vivendo la follia della guerra e dei bombardamenti”. E ha ribadito che “l’impegno della Spagna per la legalità internazionale e i diritti umani deve essere costante”, così come “deve essere coerente anche da parte dell’Europa”.

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