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Ultimo aggiornamento: 15:07 del 13 Maggio

Voci di Gaza – Oxfam: “Nostri operatori testimoni di scene strazianti. Senza aiuti, la carestia sarà inevitabile”

"In un campo profughi dove lavoriamo solo 2 famiglie su 500 hanno ancora un pò di farina per fare il pane"
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I bombardamenti israeliani hanno distrutto le infrastrutture di Gaza comprese le fogne. Questo è particolarmente pericoloso per gli ospedali, e mette i pazienti a rischio infezioni, come spiega in questo video il pediatra Al-Farra dell’ospedale Nasser. Oxfam in partnership con l’organizzazione locali Palestinian Environmental Friends e la Coastal Municipalities Water Utility ha aiutato a creare un sistema per evitare che le acque di scarico, ricche di virus, batteri e parassiti, defluiscano nell’ospedale, tutelando così la vita dei pazienti.

L’ong ha lanciato inoltre un nuovo appello perché vengano aperti i valichi e consentito l’ingresso di cibo, acqua e medicinali. Dal 2 marzo 2025, infatti, le autorità israeliane stanno intenzionalmente bloccando l’entrata degli aiuti umanitari a Gaza. Se la guerra continuerà e non verrà consentito l’ingresso di cibo e altri beni essenziali di cui la popolazione è ormai quasi completamente priva, la carestia sarà inevitabile e sarà una delle più gravi al mondo” dice Paolo Pezzati, portavoce per le crisi umanitarie di Oxfam Italia. La comunità internazionale assiste alle immani sofferenze che colpiscono oltre 2 milioni di persone, in gran parte bambini, senza fare un passo. Da oltre 2 mesi l’assedio totale imposto da Israele su Gaza impedisce l’ingresso di qualsiasi fornitura: non solo cibo, ma anche acqua pulita e medicine, mentre migliaia di camion carichi di aiuti umanitari pronti a essere distribuiti sono bloccati ai valichi di frontiera. L’affamamento di Gaza è deliberato, finemente progettato, non accidentale ed è per questo inconcepibile permettere che accada”.

“I nostri operatori e partner dentro la Striscia – continua Pezzati – sono testimoni di scene che si stenta a descrivere: intere famiglie che deperiscono e muoiono di fame, bambini così denutriti da non aver nemmeno più la forza di piangere, intere comunità che non hanno acqua o cibo. In un campo profughi dove abbiamo distribuito settimane fa gli ultimi pacchi alimentari disponibili, appena 2 famiglie su 500 in questo momento hanno ancora un pò di farina per fare il pane”.

Questo racconto fa parte di Voci di Gaza’, una serie di testimonianze degli operatori e dei manager di Oxfam a Gaza che ilfattoquotidiano.it ha iniziato a pubblicare regolarmente a ottobre 2023, per avere un racconto in prima persona da parte dei civili che si trovano nella Striscia. Sono loro infatti che hanno pagato, e stanno ancora pagando, il prezzo più alto.

LA CAMPAGNA – Oxfam ha lanciato una raccolta fondi (si può aderire qui) per portare aiuti salvavita a una popolazione privata di acqua, cibo e medicine. Dopo due mesi di tregua, l’aviazione israeliana ha lanciato pesanti raid sulla Striscia, rompendo il cessate il fuoco. La situazione umanitaria è drammatica, e destinata ad aggravarsi.

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