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L’ultima volontà di Bergoglio: la sua papamobile trasformata in ambulatorio per i bambini di Gaza

Al suo interno ci saranno attrezzature, test rapidi per le infezioni, kit di sutura, siringhe e aghi, ossigeno, vaccini e un frigo per i medicinali
L’ultima volontà di Bergoglio: la sua papamobile trasformata in ambulatorio per i bambini di Gaza
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A quindi giorni dalla morte del Pontefice, avvenuta lo scorso lunedì 21 aprile per un ictus, arrivano notizie legate alle sue ultime volontà testamentarie. Una fra tutte riguarda l’utilizzo della papamobile che Papa Francesco voleva fosse messa a disposizione dei bambini di Gaza, vittime vulnerabili e fragili che da oltre un anno e mezzo sotto i colpi della guerra Israelo-palestinese. Il Vaticano ha così disposto che la jeep vada alla Caritas di Gerusalemme che, con l’aiuto di Caritas Svezia, sarà trasformata in una piccola stazione sanitaria mobile: “Con il veicolo – ha dichiarato Peter Brune, segretario generale di Caritas Svezia -, saremo in grado di raggiungere i bambini che oggi non hanno accesso, nel momento in cui il sistema sanitario di Gaza è quasi completamente al collasso”. Il mezzo verrà riadattato per garantire una piena funzionalità: al suo interno ci saranno attrezzature per la diagnosi, l’esame e il trattamento, tra cui test rapidi per le infezioni, kit di sutura, siringhe e aghi, fornitura di ossigeno, vaccini e un frigorifero per i medicinali. Un piccolo “ambulatorio ambulante”, una stazione sanitaria mobile indispensabile a fornire assistenza sanitaria di base ai bambini.

Il pensiero di Papa Francesco era costantemente rivolto al dramma che si sta consumando nella Striscia, ridotta in macerie dall’esercito israeliano dopo l’attacco di Hamas del 7 ottobre 2023. Sulla guerra aveva infatti speso le sue ultime parole pubbliche quel 20 aprile, giorno di Pasqua, durante la benedizione Urbi et Orbi: “Il mio pensiero va alla popolazione e in modo particolare alla comunità cristiana di Gaza, dove il terribile conflitto continua a generare morte e distruzione e a provocare una drammatica e ignobile situazione umanitaria. Faccio appello alle parti belligeranti: cessate il fuoco, si liberino gli ostaggi e si presti aiuto alla gente, che ha fame e che aspira ad un futuro di pace!”. Da ricordare inoltre che Bergoglio stava pensando di andare di persona e chiamava ogni sera la parrocchia cattolica di Gaza, e l’ultima videochiamata risale a sabato santo, poche ore prima della sua morte. Dunque la jeep bianca vuole essere, afferma Sir Anton Asfar, segretario generale di Caritas Gerusalemme, un simbolo “dell’amore, la cura e la vicinanza dimostrati da Sua Santità per i più vulnerabili, che ha espresso durante tutta la crisi. Il nostro lavoro a Gaza è una testimonianza del nostro impegno incrollabile per la salute e il benessere della comunità, anche nelle condizioni più difficili”. Asfar rilancia un forte appello per ”un cessate il fuoco immediato e duraturo. Il nostro lavoro a Gaza è una testimonianza del nostro impegno incrollabile per la salute e il benessere della comunità, anche nelle condizioni più difficili”. Il mezzo era stato utilizzato dal Pontefice nel suo storico viaggio in Terra Santa nel 2014, quasi a inizio del suo decennale pontificato.

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