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Israele, raid in Yemen: “Distrutti aerei civili e terminal all’aeroporto di Sanaa”. Houthi: “Varcata linea rossa, risponderemo”

Secondo la tv Al Masirah, i caccia di Tel Aviv hanno colpito anche la centrale elettrica di Dhahban e la fabbrica di cemento Amran
Israele, raid in Yemen: “Distrutti aerei civili e terminal all’aeroporto di Sanaa”. Houthi: “Varcata linea rossa, risponderemo”
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Sanaa, la capitale dello Yemen, è sotto attacco. “Caccia israeliani hanno compiuto diversi raid sull’aeroporto” internazionale della capitale controllato dagli Houthi, ha riferito la tv del gruppo ribelle sciita, al Masirah. I social dello Yemen stanno pubblicando le immagini delle esplosioni. Anche la centrale elettrica di Dhahban e la fabbrica di cemento Amran, ha riferito la tv, sono state colpite dai caccia israeliani. Sky News Arabic ha riferito che tutti gli aerei civili e il terminal dello scalo sono stati distrutti.

“L’aeronautica militare israeliana ha attaccato poco fa e distrutto infrastrutture degli Houthi presso l’aeroporto principale di Sanaa, nello Yemen, provocandone la completa inutilizzabilità. Lo abbiamo messo fuori uso. Questo è avvenuto in seguito al lancio di razzi da parte dell’organizzazione terroristica contro l’aeroporto Ben Gurion” di domenica scorsa, ha dichiarato il portavoce dell’Idf aggiungendo che l’aeroporto viene utilizzato dagli Houthi per il trasferimento di armi e miliziani ed è regolarmente operato dal regime Houthi “a fini terroristici“.

L’Idf ha confermato di avere preso di mira diverse centrali elettriche vicino a Sanaa utilizzate dagli Houthi, insieme a una fabbrica di cemento a nord della capitale, utilizzata dal gruppo per costruire infrastrutture e tunnel. “Un duro colpo per l’economia del regime e il suo potenziamento militare“, afferma l’esercito di Israele.

Poco prima il portavoce in lingua araba delle Israel defense Forces aveva lanciato un annuncio senza precedenti su X, chiedendo “a tutti coloro che si trovano nell’area dell’aeroporto internazionale di Sanaa, in Yemen, di evacuare immediatamente e di avvertire chiunque si trovi nelle vicinanze di allontanarsi immediatamente”. “Restare li è un pericolo”, aveva aggiunto.

Poco dopo il premier israeliano Benjamin Netanyahu è arrivato al quartier generale delle forze israeliane (Idf), la Kirya, a Tel Aviv, da dove ieri aveva seguito l’attacco congiunto nello Yemen condotto con le forze statunitensi.

“Israele ha varcato la linea rossa e ora deve aspettarsi una risposta”, hanno dichiarato responsabili Houthi citati da al Arabiya. “Le operazioni militari continueranno, il sostegno dello Yemen alla Palestina non si fermerà fino alla fine dell’aggressione e dell’assedio di Gaza”, afferma il gruppo sciita in un comunicato ufficiale, tornando ad accusare Israele di “genocidio” e “crimini di guerra“.

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