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Cronaca

Ultimo aggiornamento: 13:05 del 5 Maggio

Saluti romani a Genova alla commemorazione per Ugo Venturini, il centrosinistra: “Inaccettabile”

Durante la manifestazione è stato srotolato uno striscione nero con scritto "Ugo Venturini" e sotto "presente" e si è conclusa con il saluto romano. "Era organizzata da Casapound"
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Il braccio teso e le bandiere tricolori. Così un centinaio di militanti di estrema destra, nella mattina di domenica 4 maggio a Genova, hanno commemorato Ugo Venturini, militante dell’Msi colpito da un lancio di bottiglia il 18 aprile del 1970 durante un comizio di Giorgio Almirante, e morto due settimane dopo. La manifestazione durante la quale è stato srotolato uno striscione nero con scritto “Ugo Venturini” e sotto “presente” e che si è conclusa con il saluto romano, era “organizzata da Casapound”, secondo quanto scritto in una nota dalla coalizione progressista di Genova che definisce “inaccettabile la parata fascista” in una “città medaglia d’oro della Resistenza”.

“Le istituzioni – dicono dalla coalizione – avrebbero dovuto fermarla senza indugi, anche alla luce di quanto nel 2018 il consiglio comunale aveva stabilito, vietando l’uso di spazi pubblici a realtà che si rifanno all’ideologia fascista. Genova non può essere teatro di una manifestazione che inneggia a valori che vanno contro la Costituzione. Chi rappresenta le istituzioni avrebbe dovuto impedire una manifestazione che si richiama a valori anticostituzionali”. “Invece i genovesi e le genovesi si sono svegliati in un centro città militarizzato per consentire a nostalgici del nazifascismo di potersi esibire in saluti romani e slogan da ventennio – continua la coalizione – Serve chiarezza, perché a pochi giorni dal fiume di persone che ha riempito quelle stesse vie per celebrare la Liberazione, appare una provocazione quella delle istituzioni di consentire questa parata ai nazifascisti di Casapound”.

Dura anche la reazione della candidata sindaco per il centrosinistra, Silvia Salis: “Se il senso della manifestazione è il ricordo di una persona è un conto, ma se diventa occasione per fare saluti romani – ha detto rivolgendosi al centrodestra – Poi non bisogna stupirsi se si ricevono dei fischi il giorno del 25 Aprile. Genova è medaglia d’oro per la Resistenza, ha un forte senso di appartenenza, e bisogna essere credibili quando si sale su un palco a parlare di 25 Aprile e di Resistenza. Ci sono azioni che aumentano o diminuiscono la possibilità di prendere fischi. Dal centrodestra non mi aspetto nessun tipo di parola e qualsiasi parola detta oggi non avrebbe nessun valore”.

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