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Ultimo aggiornamento: 16:43 del 9 Luglio

Voci di Gaza – “Abbiamo detto addio a Rafah, la nostra casa e il nostro cuore. I bombardamenti continuano senza sosta”

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“Siamo stati costretti a evacuare due volte in una settimana. Alla fine sapevamo che quello sarebbe stato il nostro addio a Rafah, la città che è stata la nostra casa e il nostro cuore”. A parlare in questa testimonianza audio è un’operatrice di Oxfam, che insieme a migliaia di palestinesi è fuggita da Rafah, nella parte meridionale della Striscia di Gaza, dopo i nuovi ordini di evacuazione dell’esercito israeliano. In questi giorni si moltiplicano gli appelli per fermare la crisi umanitaria. nove settimane dall’interruzione totale degli aiuti da parte di Israele, la popolazione palestinese è allo stremo: mancano cibo, farina, carburante e acqua, mentre anche le ultime scorte del Programma Alimentare Mondiale si sono esaurite. “È necessaria un’azione concertata per evitare che questa catastrofe raggiunga livelli mai visti”, ha avvertito l’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani, Volker Turk.

Anche Oxfam ha denunciato l’esaurimento delle scorte di aiuti e beni di prima necessità da cui dipende la sopravvivenza della popolazione. Una situazione che sta rendendo quasi impossibile la risposta umanitaria. Molte delle organizzazioni sono state infatti costrette a sospendere le proprie attività, complicate anche dalle limitazioni negli spostamenti imposte dalle forze israeliane. Oxfam e i partner con cui collabora non hanno potuto contare su alcun rifornimento di aiuti e con l’aumentare dei bisogni stanno esaurendo tutto.

Questo racconto audio fa parte di Voci di Gaza’, una serie di testimonianze degli operatori e dei manager di Oxfam a Gaza che ilfattoquotidiano.it ha iniziato a pubblicare regolarmente a ottobre 2023, per avere un racconto in prima persona da parte dei civili che si trovano nella Striscia. Sono loro infatti che hanno pagato, e stanno ancora pagando, il prezzo più alto.

LA CAMPAGNA – Oxfam ha lanciato una raccolta fondi (si può aderire qui) per portare aiuti salvavita a una popolazione privata di acqua, cibo e medicine. Dopo due mesi di tregua, l’aviazione israeliana ha lanciato pesanti raid sulla Striscia, rompendo il cessate il fuoco. La situazione umanitaria è drammatica, e destinata ad aggravarsi.

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