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Intitolare una via a Sandro Pertini? Scajola dice no: a Imperia bocciata la mozione del centrosinistra

"Una vergogna, calpesta la nostra storia". La replica dell'ex ministro berlusconiano: "Quella pista sarà Ciclovia della Riviera dei Fiori"

L’amministrazione comunale di Imperia dice no alla via intitolata a Sandro Pertini. La decisione è stata presa a tre giorni dal 25 aprile dal Consiglio comunale, su indicazione del sindaco, Claudio Scajola, che ha bocciato la mozione del capogruppo di opposizione Ivan Bracco. In particolare, l’esponente del Pd chiedeva di intitolare la pista ciclopedonale all’ex presidente della Repubblica, oppositore del regime fascista e partigiano. “È una vergogna” attacca Bracco, “il primo cittadino dimostra ancora una volta che, pur di stare al potere, calpesta la nostra storia per non scontrarsi con la destra che lo sostiene”.

Il legame dell’ex capo di Stato con la Liguria e, nello specifico, con Imperia, è sempre stato molto forte (nacque in provincia di Savona). Il presidente della Commissione toponomastica Luigi Sappa, per esempio, ha proposto di dedicargli un cippo di fronte alla Prefettura. La mozione di Bracco è stata sottoscritta da altri cinque consiglieri, ma Scajola l’ha respinta: “Pertini non ha ancora nulla di intitolato nella nostra città e credo che lo meriti. Ma non si può condividere la proposta del consigliere Bracco non perché fatta da Bracco, ma perché dobbiamo guardare alla ciclovia Tirrenica come a una grande opera che sarà ulteriormente ampliata. E per questo si è pensato di dare un nome unico a questo percorso, anche per lavorare con unità con tutti i comuni di un territorio che è comunque piccolo. Tutti hanno deciso di chiamarla Ciclovia della Riviera dei Fiori“. L’amministrazione, ha fatto sapere Scajola, si impegnerà a individuare una giusta collocazione per l’intitolazione a Sandro Pertini.

“Le scuse adottare dal sindaco Scajola sono offensive nei confronti non solo di Sandro Pertini ma di tutta la Resistenza” ha detto Bracco. “Finalmente è emerso l’uomo antifascista che solo tre giorni fa al discorso del 25 aprile si riempiva la bocca di antifascismo ma pur di stare al potere con la destra, che guarda con soddisfazione al saluto romano, calpesta la medaglia d’oro al valor militare”. Scajola è tornato sulla vicenda, in maniera più articolata, il giorno successivo alla polemica: “Rigetto in maniera assoluta ogni triste ricerca di far passare questa decisione come una scelta non in linea con i valori antifascisti. Chiunque abbia un minimo di cultura storica, sa che essi sono da sempre elemento distintivo della mia famiglia e della mia vita. Ridurre il nome del Presidente Sandro Pertini a un sottotitolo per un tratto urbano di un’opera più ampia e già identificata con una denominazione unitaria, come era nella proposta, non avrebbe reso giustizia alla sua figura“.

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