Gli incarichi dai papi - 7/9
Gli incarichi dai papi
Nel concistoro del 21 febbraio 2001 san Giovanni Paolo II lo creò cardinale, del titolo di san Roberto Bellarmino. Nell’ottobre 2001, sempre Wojtyla, lo nominò relatore generale aggiunto della decima assemblea generale ordinaria del Sinodo dei vescovi, dedicata al ministero episcopale. Fu in questa occasione che si fece conoscere meglio all’interno della Curia romana e strinse un rapporto saldo di amicizia e stretta collaborazione con l’allora vescovo di Oria, Marcello Semeraro, scelto dal Papa polacco come segretario speciale di quel Sinodo. Divenuto Pontefice, Bergoglio affidò a Semeraro prima il ruolo di segretario del Consiglio di cardinali, un organismo costituto ad hoc dal Papa per aiutarlo nel governo della Chiesa universale e in particolare nella riforma della Curia romana, realizzata, nel 2022, con la pubblicazione della costituzione apostolica Praedicate Evangelium. Successivamente, nel 2020, lo ha nominato prefetto del Dicastero delle cause dei santi e cardinale.
Nel 2002 Bergoglio declinò la nomina di presidente della Conferenza episcopale argentina, ma tre anni dopo venne eletto e poi riconfermato per un altro triennio nel 2008. Intanto, nell’aprile 2005, partecipò al conclave in cui venne eletto Benedetto XVI. Il suo nome, decisamente a sorpresa, risuonò più volte nella Cappella Sistina dopo quello di Ratzinger. Un dato che fu rivelato, pochi mesi dopo, dal vaticanista Lucio Brunelli e che, alla luce degli eventi, è stato determinante per la sua elezione nel conclave del 2013.