Cdm delibera 5 giorni di lutto per il Papa. “Sì alle cerimonie del 25 aprile, ma che siano sobrie”
Un Consiglio dei ministri che ha deliberato “per chiarire le regole sulla determinazione degli acconti Irpef 2025” e che è stato dedicato soprattutto all’organizzazione dei funerali di Papa Francesco. Ma ha trovato spazio anche il tema del 25 aprile, giorno che precede le esequie del Pontefice in Vaticano: lasciando palazzo Chigi al termine del vertice, il ministro per la protezione civile Nello Musumeci ha precisato che “tutte le cerimonie sono consentite naturalmente, tenuto conto del contesto e quindi con la sobrietà che la circostanza impone a ciascuno”.
Il governo, intanto, ha determinato che siano cinque i giorni di lutto nazionale per la morte di Bergoglio, a partire da oggi e fino al giorno dei funerali, cioè sabato 26 aprile, come hanno confermato lo stesso Musumeci e Tommaso Foti, ministro degli Affari europei, Sud, politiche di coesione e Pnrr. “Sono scelte del presidente del Consiglio che tutti hanno condiviso”, ha dichiarato Musumeci, rispondendo a chi gli ha chiesto perché siano stati proclamati 5 giorni rispetto ai 3 scelti in passato. E pur non essendo ancora stata quantificata la cifra necessaria per i funerali e la cerimonia di inizio del nuovo ministero di Pontefice, il Cdm ha già stanziato 5 milioni di euro e affidato l’organizzazione al capo della Protezione civile Fabio Ciciliano. Venendo invece al campionato, soltanto sabato sono sospese tutte le partite, che invece riprenderanno domenica.
In Cdm è stato inoltre messo a punto un provvedimento sugli acconti Irpef 2025: la nuova disposizione, ha dichiarato il viceministro dell’Economia e delle Finanze Maurizio Leo, “conferma che i lavoratori dipendenti e i pensionati senza redditi aggiuntivi non dovranno versare alcun acconto Iperf per il 2025, evitando così qualsiasi aumento del carico fiscale”. L’intervento si è reso necessario per correggere un difetto di coordinamento tra il decreto legislativo del 2023, attuativo della delega fiscale, che prevedeva per il solo 2024 la riduzione delle aliquote Irper da 4 a 3 e la legge di bilancio 2025 che ha reso strutturale la predetta riduzione di aliquote”, spiega Leo, ribadendo che l’obiettivo è sempre “tutelare i contribuenti e garantire una corretta applicazione della riforma fiscale. Abbiamo approvato il nuovo provvedimento in tempo utile per assicurare che non vi siano errori nei prossimi versamenti o nella compilazione delle dichiarazioni dei redditi”, chiosa il viceministro, esprimendo ”soddisfazione per la prontezza con la quale il governo ha risolto la questione”.