“Io invocavo la diplomazia. La società giornalistica filo americana, che è appunto la parte più corrotta del giornalismo italiano, mi ha violentemente aggredito, mi ha violentemente diffamato dicendomi che ero un filo putiniano. Invece ero un filo ucraino. I fatti mi hanno dato ragione, perché se fossero prevalse le mie politiche di italiano moderato, l’Ucraina adesso non sarebbe un Paese smembrato”. Così Alessandro Orsini, ospite di Accordi&Disaccordi, il talk condotto da Luca Sommi, con la partecipazione di Marco Travaglio e Andrea Scanzi.
Il professore di Sociologia del Terrorismo alla Luiss di Roma ha puntato il dito contro la “società giornalistica filo americana in Italia” che avrebbe promosso le politiche che hanno portato alla disfatta dell’Ucraina: “L’Ucraina ha perso tutto. Ha combattuto una guerra terribile per entrare nella Nato e non entrerà nella Nato. Ha combattuto una guerra terribile per entrare nell’Unione europea e non entrerà nell’Unione europea. L’Ucraina ha combattuto una guerra terribile per preservare la propria integrità territoriale e perderà le sue regioni più ricche e più strategiche e sarà smembrata. Ha combattuto questa guerra per preservare la propria indipendenza e adesso, a causa della guerra, è sottoposta alla doppia sferza padronale degli Stati Uniti e della Russia“