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Casa Bianca-Italia, Orsini: “Non c’è ancora la tregua in Ucraina perché l’Europa non la vuole”

Casa Bianca-Italia. La corruzione dell'informazione di uno Stato satellite è un libro edito da Paper First, presentato sabato 12 aprile alla libreria Mondadori di Roma
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Prima presentazione a Roma, molto partecipata, del libro Casa Bianca-Italia. La corruzione dell’informazione di uno Stato satellite, edito da Paper First, scritto da Alessandro Orsini.

Nella libreria Mondadori, Orsini ha raccontato di aver “scritto questo libro perché è importante cercare di comprendere le ragioni del fallimento del giornalismo italiano davanti alla guerra d’Ucraina. Questo – continua Orsini – è un libro sulla società giornalistica filo-americana, vale a dire sulla componente più potente del giornalismo italiano, quello che cerco di spiegare nel libro è che l’informazione in Italia sulla politica internazionale è corrotta”.

Sulle ragioni per cui non si sia ancora arrivati ad una tregua reale e sostanziale in Ucraina, nonostante le grandi aperture di Trump verso Putin, il professor Orsini spiega: “In primo luogo perché l’Europa non vuole la tregua. I paesi Europei mentre stiamo parlando (sabato 12 aprile, ndr) si sono riuniti nella base di Ramstein e hanno deciso di inviare all’Ucraina 21 miliardi di euro in armi e assistenza militare proprio per la prosecuzione della guerra e l’altra ragione e che Putin è giunto alla conclusione che della Nato la Russia non possa fidarsi e che dunque l’unico modo di risolvere i problemi con la Nato sia lo scontro militare sul campo”.

Intanto è prossima la missione negli Stati Uniti, dal presidente Trump, del presidente del consiglio italiano, Giorgia Meloni. Cosa può ottenere la premier, durante la sospensione dei dazi? “Confesso che in questo momento prevale in me la preoccupazione perché le imprese italiane sono state massacrate prima dal Covid poi dalla guerra in Ucraina, poi dalla crisi nel Mar Rosso, quindi – conclude – adesso con i dazi di Trump esprimo l’auspicio che il viaggio di Giorgia Meloni possa portare qualche beneficio alle imprese italiane”.

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