“Attenzione alle vernici e alle pitture per pareti, sono tossiche e potenzialmente cancerogene. Ecco cosa respiriamo dentro casa”: l’allarme nel nuovo studio
CommentiUn nuovo colore per le pareti, una ventata di freschezza per la casa… ma anche per i polmoni? Quello che non vediamo è spesso più insidioso di ciò che abbiamo sotto gli occhi e può annidarsi persino in una semplice vernice da muro. Questa gamma di prodotti può contenere una miscela di sostanze chimiche dannose per la salute, soprattutto se utilizzate in ambienti chiusi e poco ventilati, tanto da rendere l’aria interna delle case più inquinato del centro di una grande città. Stime indicano che ogni anno tra 2,3 e 3,8 milioni di morti premature nel mondo sono attribuibili proprio all’inquinamento dell’aria indoor (Roser, 2021).
Le pitture per pareti sono tra le principali responsabili del rilascio di sostanze dannose, come spiega Lina Fusaro, ecologa, ricercatrice presso l’Istituto per la BioEconomia del Consiglio Nazionale delle Ricerche: “Trascorriamo in media l’80% al 90% del tempo in spazi chiusi, per cui la qualità dell’aria indoor è un elemento determinante per il nostro benessere. Molti prodotti e attività domestiche – come le vernici, ma anche i detergenti, fino ai materiali d’arredo – possono rilasciare sostanze nocive come formaldeide, benzene, ftalati o composti organici volatili COV, con effetti ancor più̀rilevanti per soggetti vulnerabili, quali bambini o chi soffre di patologie polmonari. Ma ridurre questi rischi non serve solo a tutelare la nostra salute, bensì rientra in una visione più ampia di sostenibilità: essere informati sui possibili impatti e cambiare abitudini – ad esempio preferendo materiali a bassa emissione, aerando adeguatamente gli ambienti e limitando l’uso di prodotti chimici – ci aiuta a ridurre l’impronta ambientale complessiva. In altre parole, proteggere la qualità dell’aria nelle nostre case significa anche salvaguardare, in scala più̀estesa, la qualità̀ ambientale”.
