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Il Partito Democratico sblocca i fondi per salvare le sedi locali: “Investiamo sulla partecipazione”

Il Partito Democratico ha messo in campo un piano da oltre 2 milioni di euro per il 2024, con l’obiettivo di riaprire e potenziare le proprie sedi locali
Il Partito Democratico sblocca i fondi per salvare le sedi locali: “Investiamo sulla partecipazione”
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Il Partito Democratico ha messo in campo un piano da oltre 2 milioni di euro per il 2024, finanziato dai fondi del 2×1000, con l’obiettivo di riaprire e potenziare le proprie sedi locali. L’iniziativa arriva come risposta alle difficoltà economiche che hanno prospettato la possibile chiusura di diversi circoli storici (oltre il 40% solo a Bologna) a causa dei debiti accumulati. Tra questi pure quello della Bolognina, dove, 1989, Achille Occhetto annunciò lo scioglimento del Pci e la nascita del Partito democratico di Sinistra.

“Il piano di rilancio è una risposta ai debiti accumulati negli ultimi anni e alla necessità di garantire la continuità delle nostre sedi locali,” ha spiegato Michele Fina, tesoriere del PD. La maggior parte delle sedi, infatti, si trova a dover fare i conti con il mancato pagamento degli affitti e altre spese gestionali, una situazione che ha messo in difficoltà molte strutture territoriali. “Le risorse inviate alle nostre articolazioni regionali e provinciali saranno utilizzate per far fronte a questi debiti e garantire la riapertura di sedi che altrimenti rischiavano di chiudere,” ha aggiunto Fina.

Le risorse, sottolineano al Nazareno, non solo serviranno a sanare i debiti legati agli affitti, ma saranno destinate anche alla riapertura di molte sedi, che in alcune città avevano ridotto la propria attività o addirittura chiuso. “In un tempo in cui le democrazie liberali sono messe in discussione dalla prepotenza finanziaria di plurimiliardari stranieri e dalla forza economica delle big tech, il Partito Democratico riparte dai territori, dal coinvolgimento della base, dal riacquisto e riapertura delle sedi, dalla formazione politica” ha spiegato Elly Schlein, segretaria del Partito democratico.

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