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Papa Francesco resta grave: “È stazionario, nessuna insufficienza respiratoria” – l’ultimo bollettino dal Gemelli

Per la seconde notte consecutiva il Pontefice argentino dormirà in condizioni di protezione respiratoria, per prevenire ulteriori crisi
Papa Francesco resta grave: “È stazionario, nessuna insufficienza respiratoria” – l’ultimo bollettino dal Gemelli
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Stazionario, nessuna crisi respiratoria. Giornata interlocutoria per la salute di Papa Francesco, da quasi tre settimane ricoverato al Policlinico Gemelli a causa di una polmonite bilaterale. Dopo l’insufficienza respiratoria grave di lunedì 3 marzo il Pontefice non ha fatto registrare altre episodi simili. A darne conto è il consueto bollettino serale della Santa Sede: “Il Santo Padre anche oggi è rimasto stazionario senza presentare episodi di insufficienza respiratoria” si legge nella nota, che ha dato notizia anche di come Bergoglio ha trascorso la giornata, tra riposo e terapie: “Come programmato, durante il giorno, ha effettuato l’ossigenoterapia ad alti flussi e nella notte verrà ripresa la ventilazione meccanica non invasiva“.

Per la seconde notte consecutiva, quindi, il Pontefice argentino dormirà in condizioni di protezione respiratoria, per prevenire ulteriori crisi. “Il Santo Padre – si legge ancora – ha incrementato la fisioterapia respiratoria e quella motoria attiva. Ha trascorso la giornata in poltrona – ha continuato la nota stampa – In considerazione della complessità del quadro clinico, la prognosi rimane riservata“.

Per quanto riguarda gli impegni giornalieri, il bollettino ha dato notizia di quanto accaduto: “Questa mattina, nell’appartamento privato sito al 10° piano, il Santo Padre ha partecipato al rito della benedizione delle Sacre Ceneri che gli sono state imposte dal celebrante, quindi ha ricevuto l’Eucarestia. Successivamente – si legge ancora – si è dedicato ad alcune attività lavorative. Sempre nel corso della mattina ha chiamato P. Gabriel Romanelli, parroco della Sacra Famiglia di Gaza. Nel pomeriggio ha alternato il riposo al lavoro”. A sentire le solite fonti vaticane, quindi, la polmonite del Papa sta seguendo la “normale evoluzione di una patologia di questo tipo in cura”. Il Papa – fanno sapere – “collabora con le terapie, l’umore resta buono”. E ancora: “I medici sottolineano l’assenza di crisi negli ultimi due giorni, ma serve tempo per ulteriori valutazioni. Il quadro clinico resta stabile nel contesto di una situazione complessa“.

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