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La Germania corre verso il riarmo: il piano da 900 miliardi di Friedrich Merz per potenziare le infrastrutture e le forze armate

Il cancelliere in pectore vuole destinare allo sforzo bellico il doppio del bilancio federale annuale, ma serve la maggioranza qualificata del Parlamento. E crescerà il debito
La Germania corre verso il riarmo: il piano da 900 miliardi di Friedrich Merz per potenziare le infrastrutture e le forze armate
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Il governo ancora non c’è, ma Friedrich Merz, il cancelliere in pectore, ha già fatto scrivere un piano da 900 miliardi di euro per armi e infrastrutture. Una cifra enorme, persino per la più grande economia europea. Per capirne la portata: equivale al doppio del bilancio federale annuale. Berlino non dispone di questi fondi, quindi dovrà ricorrere a prestiti extra-budget. Il piano prevede almeno due fondi distinti: uno per l’ammodernamento delle infrastrutture nazionali, dalle strade alla fibra ottica, e l’altro destinato alla ristrutturazione della Bundeswehr, le forze armate tedesche.

Il cancelliere uscente, Olaf Scholz, all’indomani dell’invasione dell’Ucraina, ha istituito un fondo da 100 miliardi per la Difesa. È stato un cambio epocale, la Zeitenwende, della politica militare tedesca: per la prima volta in decenni, Berlino ha scelto di riarmarsi. E per farlo, la coalizione semaforo ha vincolato lo stanziamento direttamente alla Costituzione. Merz sembra intenzionato ad andare ben oltre. Vuole modificare il freno al debito, introdotto nella Legge fondamentale della Repubblica nel 2009 per volontà di Angela Merkel.

La Bundesbank, la banca centrale tedesca, ha proposto una riforma che dovrebbe consentire circa 220 miliardi di euro di prestiti aggiuntivi entro il 2030. Secondo i media tedeschi, la capacità di indebitamento del governo federale dovrebbe aumentare dallo 0,35% all’1,4% del prodotto interno lordo, a condizione che il rapporto debito/Pil della Germania rimanga inferiore al 60%. Ma per Merz non è abbastanza.

Il leader della Cdu ha bisogno della maggioranza qualificata al Bundestag per approvare qualsiasi riforma di questa portata. Tuttavia, nel Parlamento che guiderà non avrà questi numeri, almeno in base alle attuali posizioni dei partiti. Per questo sta cercando di far passare parte degli stanziamenti attraverso l’attuale Bundestag, che rimarrà in carica ancora per meno di tre settimane. Cdu/Csu, Spd e Verdi dispongono di abbastanza deputati per raggiungere la maggioranza qualificata.

Lunedì prossimo, in una sessione straordinaria, potrebbe essere votato il primo fondo. La battaglia è politica. Il partito ecologista punta su investimenti nelle infrastrutture per la transizione energetica, mentre per Merz le priorità sono altrove. L’industria della difesa sta crescendo a ritmi impressionanti, tanto da poter compensare la decrescita industriale tedesca. Solo Rheinmetall, colosso della produzione militare, ha decuplicato il proprio valore in borsa dall’inizio dell’invasione dell’Ucraina.

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