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Trump annuncia dazi del 25% sui prodotti Ue, Salvini: “Sono merce di scambio, sediamoci a un tavolo”. Tajani: “Tutelare nostri interessi”

Il vicepremier e leader della Lega: "Minacce di Von der Leyen ridicole. Non siamo riusciti a difendere il settore dell’auto, suicidato dalle politiche di Bruxelles, vuoi far la guerra a Trump?". Su tutt'altra linea il segretario di Forza Italia: "Risposte siano a livello europeo"
Trump annuncia dazi del 25% sui prodotti Ue, Salvini: “Sono merce di scambio, sediamoci a un tavolo”. Tajani: “Tutelare nostri interessi”
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La premier Giorgia Meloni per ora non commenta l’annuncio da parte di Donald Trump di dazi del 25% sui prodotti in arrivo dall’Unione europea, senza alcuna tempistica definita. Anche se le opposizioni chiedono che vada in Aula alla Camera a riferire come il governo intende reagire. A dire la loro ci pensato gli alleati e vicepremier. Il leader della Lega Matteo Salvini, parlando a ‘Giù la maschera’ su RadioUno, opta per la Realpolitik: Trump usa i dazi “come merce di scambio“, spiega, “è un uomo di business” quinci con lui “ti siedi al tavolo e difendi l’interesse” italiano. Poi irride la Commissione Ue che ha anticipato reazioni “ferme e immediate” alle eventuali nuove barriere al commercio da tempo minacciate dal tycoon. “Per noi la strada è assolutamente tracciata, le minacce di von der Leyen sono ridicole. Non siamo riusciti a difendere il settore dell’auto, suicidato dalle politiche di Bruxelles, vuoi far la guerra a Trump? Non siamo ridicoli”.

Il ministro degli Esteri e segretario di FI Antonio Tajani sceglie tutt’altra linea, istituzionale e allineata alla Ue: “Le risposte sulle questioni dei dazi sono di livello europeo” e “ne parleremo a livello europeo, dialogheremo e cercheremo di trovare le migliori soluzioni possibili per tutelare i nostri interessi in un rapporto transatlantico che non deve deteriorarsi. Però”, aggiunge, “noi dobbiamo tutelare i nostri interessi e le nostre imprese e trovare delle soluzioni che permettano alle nostre realtà di essere competitive, abbiamo una strategia”. “Stiamo lavorando già da mesi sulla questione dei dazi”, assicura, e “andiamo avanti, senza agitazioni ma con determinazione e forza per tutelare le nostre imprese, il governo è determinato”.

Dal fronte sindacale il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, esprime preoccupazione ma sottolinea “eravamo preoccupati anche prima per i 24 mesi di calo dell’attività del Pil e della produzione industriale nel nostro Paese. A quelli che ci raccontano che siamo in un Paese bellissimo dove va tutto bene, che tutto cresce e che dobbiamo essere contenti, sono due anni che chiediamo dove vivono e dove sono”. Poi ricorda: “Se ci pensate, chi propone i dazi pensa di poter comprare qualunque cosa, dalla Groenlandia a Gaza. E ha un’idea in cui tutto si può comprare e vendere ed è un elemento assolutamente pericoloso”. Stessa tesi di Salvini, diversa interpretazione.

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