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Papa Francesco, l’omelia ai diaconi letta da monsignor Fisichella: “Un mondo dove c’è odio è destinato a essere dilaniato da guerre”

Il pro-prefetto del Dicastero per l'evangelizzazione celebra la messa a san Pietro al posto del Pontefice: "Lo sentiamo vicino a noi"
Papa Francesco, l’omelia ai diaconi letta da monsignor Fisichella: “Un mondo dove c’è odio è destinato a essere dilaniato da guerre”
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“Un mondo dove per gli avversari c’è solo odio è un mondo senza speranza, senza futuro, destinato ad essere dilaniato da guerre, divisioni e vendette senza fine, come purtroppo vediamo anche oggi, a tanti livelli e in varie parti del mondo”. Mentre Papa Francesco soffre all’ospedale Gemelli di Roma, dove è ricoverato dal 14 febbraio per una polmonite bilaterale, è monsignor Rino Fisichella, pro-prefetto del Dicastero vaticano per l’evangelizzazione, a celebrare al suo posto la messa per il Giubileo dei diaconi, leggendo l’omelia preparata dal pontefice per l’occasione. “Sentiamo Papa Francesco, benché in un letto d’ospedale, vicino a noi, lo sentiamo presente in mezzo e noi e questo ci obbliga a rendere ancora più forte, più intensa, la nostra preghiera perché il Signore lo assista nel momento della prova e della malattia”, ha detto Fisichella nella basilica di San Pietro.

“L’annuncio del perdono è un compito essenziale del diacono”, scrive il Papa nel suo discorso. “Perdonare vuol dire preparare al futuro una casa accogliente, sicura, in noi e nelle nostre comunità. E il diacono, investito in prima persona di un ministero che lo porta verso le periferie del mondo, si impegna a vedere – e a insegnare agli altri a vedere – in tutti, anche in chi sbaglia e fa soffrire, una sorella e un fratello feriti nell’anima, e perciò bisognosi più di chiunque di riconciliazione, di guida e di aiuto. Per crescere insieme, condividendo luci e ombre, successi e fallimenti gli uni degli altri, è necessario saper perdonare e chiedere perdono, riallacciando relazioni e non escludendo dal nostro amore nemmeno chi ci colpisce e tradisce“.

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