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La Bbc contro MI5: “Hanno mentito per coprire una spia nazista”. Il servizio segreto costretto alle scuse

Il network denuncia come nel 2022 si era vista negare la possibilità di rendere pubblico il nome dell’uomo in nome di asserite ragioni di sicurezza nazionale
La Bbc contro MI5: “Hanno mentito per coprire una spia nazista”. Il servizio segreto costretto alle scuse
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Un atto d’accusa contro il servizio di intelligence e un’inchiesta giornalistica che mette perlomeno in imbarazzo i suoi vertici. La Bbc, network del servizio pubblico britannico, punta il dito contro l’MI5, il servizio segreto interno del Regno Unito. L’agenzia, come spiega in primo piano sulla home page la Bbc, “ha mentito ripetutamente davanti ai tribunali britannici per coprire il caso di una spia nazista” identificata nell’ambito di un’inchiesta giornalistica sulle violenze contro le donne come un pericoloso estremista di destra con simpatie neonaziste, un molestatore e persecutore seriale della propria ex partner.

Il network denuncia come nel 2022 si era vista negare la possibilità di rendere pubblico il nome dell’uomo, un cittadino straniero, per una decisione dell’Alta Corte di Londra che aveva accolto il ricorso presentato dall’ufficio dell’allora attorney general nel governo conservatore di Boris Johnson, Suella Braverman, su richiesta degli stessi vertici dell’MI5 e in nome di asserite ragioni di sicurezza nazionale (a tutela di una fonte ritenuta importante dall’intelligence). Ragioni che non avevano alcun fondamento, come sottolinea l’emittente pubblica britannica sul suo sito, alla luce del mea culpa pronunciato dagli stessi vertici del controspionaggio. In un’ammissione senza precedenti, come spiega il network, l’MI5 ha presentato “scuse senza riserve” alla Bbc e a tutti e tre i tribunali coinvolti nella vicenda, descrivendo l’accaduto come un “errore grave” e assumendosi “la piena responsabilità”. Il caso della ex partner dell’agente, identificata solo come Beth, adesso tornerà davanti a un tribunale, che sta indagando proprio sulle responsabilità dell’MI5 nella mancata tutela della donna, perfino attaccata con un machete dal violento informatore dei servizi.

La Bbc sottolinea come questo caso sollevi preoccupazioni circa l’affidabilità delle prove fornite dall’MI5 in tribunale e sulla sostenibilità di una delle sue principali politiche di segretezza. “Affinché gli agenti possano continuare a proteggerci, dobbiamo proteggere loro e le loro identità da tutti coloro che vorrebbero far loro del male”, ha affermato Sir Ken McCallum in una dichiarazione rilasciata dopo la prima pubblicazione dell’inchiesta. “L’uso degli agenti è un lavoro umano difficile, regolato dalla legislazione e strettamente supervisionato”. Il caso della donna tornerà ora al tribunale specializzato, che sta indagando per stabilire se il servizio di sicurezza abbia violato i suoi diritti umani non proteggendola dal comportamento violento e coercitivo dell’informatore X. Riconsidererà se è stato giusto stabilire che le prove dovessero essere ascoltate in udienze a porte chiuse, alle quali lei non avrebbe potuto presenziare. Il direttore generale dell’MI5 ha telefonato al direttore generale della Bbc per mettere in dubbio la storia originale della corporation sull’agente X, definendola erroneamente “imprecisa e sconsiderata”, salvo poi scusarsi.

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