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Stellantis chiude ancora la fabbrica di Cassino: in due mesi solo 18 giorni di lavoro su 41

Dopo le ferie natalizie, l’attività era ripresa solo il 27 gennaio. Ora il nuovo stop e si parla di un prolungamento: "Pochi ordini per Stelvio, Giulia e Maserati"
Stellantis chiude ancora la fabbrica di Cassino: in due mesi solo 18 giorni di lavoro su 41
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La ripartenza di Stellantis continua a rimanere solo sulla carta, benedetta e celebrata dal governo a dicembre. In realtà, le fabbriche continuano a lavorare con il contagocce. E il tunnel sembra essere ancora lungo. Così la casa costruttrice ha annunciato un nuovo stop alla fabbrica di Cassino: chiuderà da giovedì della prossima settimana e resterà ferma fino al 24 febbraio.

E non è finita qui: indiscrezioni di fonte sindacale anticipano che lo stop potrebbe essere prorogato di una ulteriore settimana, fino al 28 febbraio. A conti fatti – visto il prolungamento della chiusura natalizia che aveva portato i lavoratori a restare a casa fino al 27 gennaio – i reali giorni di lavoro tra gennaio e febbraio saranno al massimo 18 su 41.

La causa della chiusura è legata ai pochi ordini per le Alfa Romeo Giulia e Stelvio, oltre che per la Maserati Grecale, i tre modelli prodotti nello stabilimento in provincia di Frosinone. La fabbrica, nei pochi giorni di apertura, sta lavorando da oltre un anno su un solo turno, quello del mattino. Il turno del pomeriggio è stato soppresso all’inizio del 2024. In sostanza, anche quando la produzione è attiva, i circa 2.500 dipendenti dell’impianto lavorano a rotazione.

Lo scorso anno Cassino ha fatto registrato 60 giorni di stop produttivo con il contratto di solidarietà, già prolungato fino alla fine di aprile 2025. La produzione è arretrata a 26.850 unità, il 45% in meno rispetto al 2023 facendo segnare il peggior risultato della sua storia sui dodici mesi. Per rendere un esempio della smantellamento, basti pensare che nel 2017 la fabbrica assemblata il quintuplo delle autovetture e contava circa 5mila operai, il doppio degli attuali.

Nel piano presentato da Stellantis davanti al ministro delle Imprese Adolfo Urso, che se ne era detto soddisfatto chiudendo il tavolo aperto oltre un anno prima, l’azienda non ha svelato quando a Cassino arriverà il terzo modello di alta gamma già previsto in aggiunta alle programmate nuove versioni di Stelvio (2025) e Giulia (2026) per le quali è “in valutazione” anche la motorizzazione ibrida.

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