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Presunti dossieraggi abusivi, l’indagine passa a Roma. Il Riesame rigetta la richiesta di arresti domiciliari per Striano e Laudati

I legali dell'ex magistrato sotto inchiesta: "La decisione di oggi rappresenta un’ulteriore riprova della piena legittimità dell’operato del nostro assistito"
Presunti dossieraggi abusivi, l’indagine passa a Roma. Il Riesame rigetta la richiesta di arresti domiciliari per Striano e Laudati
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Passa a Roma l’indagine sui presunti accessi abusivi che coinvolge il finanziere Pasquale Striano e l’ex magistrato Antonio Laudati. Lo ha deciso il tribunale del Riesame di Perugia, confermando in pratica quanto già deciso dal gip a dicembre. La competenza dell’inchiesta sui presunti dossieraggi non è dunque dell’ufficio inquirente guidato da Raffaele Cantone ma della procura della capitale. Secondo l’accusa gli accessi abusivi riguardavano la banca dati della Direzione nazionale antimafia, dove all’epoca dei fatti erano in servizio sia il tenente della Finanza Striano che il pm Laudati, oggi in pensione. Per entrambi gli indagati il tribunale ha rigettato l’appello proposto dalla procura che aveva chiesto la misura cautelare degli arresti domiciliari.

“Il Tribunale del Riesame, in motivazione, ha escluso la sussistenza delle esigenze cautelari relative al pericolo di inquinamento probatorio, rigettando le argomentazioni espresse nell’appello del pubblico ministero”, spiegano in una nota gli avvocati Andrea e Maria Elena Castaldo, difensori di Laudati. “In particolare – sottolineano i due difensori- ha ritenuto inesistente il requisito della urgenza e ha significativamente sottolineato come sia la circostanza del pensionamento del dottor Laudati, sia quella dell’assenza di condotte potenzialmente manipolative del quadro probatorio, escludano in radice il requisito dell’urgenza, tale da giustificare l’adozione della misura cautelare”. I due legali ritengono “che la decisione di oggi rappresenti un’ulteriore riprova della piena legittimità dell’operato di Laudati e, nell’esprimere piena fiducia nel lavoro dei Giudici, siamo convinti che le ulteriori fasi del procedimento consentiranno di chiarire tutti gli aspetti della vicenda”.

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