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Ultimo aggiornamento: 10:21 del 23 Gennaio

Armi all’Ucraina, Crosetto: “Modo per aiutare Kiev a difendersi, non per far proseguire il conflitto. Non siamo in guerra con la Russia”

"Se tutti smettessimo di aiutare l'Ucraina o se nessuno l'avesse aiutata in questi anni, cosa sarebbe successo?": ecco cosa ha detto il ministro nella sua informativa al Senato sulla proroga degli aiuti all’Ucraina
Armi all'Ucraina, Crosetto: "Modo per aiutare Kiev a difendersi, non per far proseguire il conflitto. Noi siamo in guerra con la guerra"
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“Se tutti smettessimo di aiutare l’Ucraina o se nessuno l’avesse aiutata in questi anni, cosa sarebbe successo? Sarebbe successo che i 4000 colpi di artiglieria che ogni giorno da oltre 1100 giorni cadono sull’ucraina sarebbero caduti sui loro bersagli, le oltre 300 bombe avrebbero raggiunto i loro obiettivi. Significa che forse avremmo raggiunto la pace perché non ci sarebbe più l’Ucraina“. Così il ministero della Difesa, Guido Crosetto nella sua informativa al Senato sulla proroga degli aiuti all’Ucraina.

“Se noi non avessimo dato la possibilità di fermare qualcuna di quelle bombe, forse avremo qualche soldato russo in più vivo e forse milioni d’ucraini in più morti. E forse avremo dato ragione all’aggressore“, ha proseguito Crosetto, sottolineando che non c’è nessuno “in quest’Aula che non metterebbe la firma per smettere questa guerra”.

Gli aiuti però, ha concluso, “sono un modo per aiutare l’ucraina a difendersi, non per aiutare la guerra a proseguire“. “Nessuno di noi si sente in guerra con la Russia, ci sentiamo in guerra con la guerra, ed è tutto un altro discorso”.

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