Stava parlando di donne e migranti, ma a un certo punto ha perso il controllo: “Se l’antipatia personale supera la questione politica, avete sbagliato lavoro. Tornate nei vostri quartieri a fare le casalinghe“. Con queste parole il ginecologo e consigliere comunale di +Europa e Radicali, Silvio Viale, ha fatto infuriare consigliere e consiglieri della Sala Rossa, durante la seduta del Comune di Torino di ieri. L’uscita di Viale ha provocato un terremoto politico, con accuse di sessismo da ogni angolo del Consiglio comunale. “È un’uscita inaccettabile – ha commentato la vicepresidente Ludovica Cioria del Pd – che come consigliere e consiglieri della Città di Torino rifiutiamo, condanniamo e per cui pretendiamo delle scuse pubbliche. Tentare di zittire le donne è una pratica ancora in voga, ed è gravissimo”.
Viale, di professione ginecologo, è noto per essere un attivista pro aborto e per il suo impegno a favore della pillola Ru-486. Di recente era tornato alla ribalta delle cronache nazionali per via del fatto che è (tuttora) sotto inchiesta per molestie sessuali dopo le denunce di 7 giovani pazienti che hanno denunciato palpeggiamenti, carezze, commenti inopportuni, domande indiscrete sulle abitudini sessuali. L’esponente radicale ha sempre respinto le accuse parlando di “fraintendimenti”. Durante l’interrogatorio con i pm, nel giugno scorso, si è avvalso della facoltà di non rispondere.