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Cronaca

Ultimo aggiornamento: 20:03 del 3 Gennaio

“Per andare al bagno bisognava indossare una benda. Aria? 10 minuti a settimana”: il racconto del carcere iraniano di Alessia Piperno. Su La7

La scrittrice ha raccontato di non aver subito violenze fisiche, ma psicologiche: "Mi dicevano che dovevo rimanere lì per 10 anni, che mia mamma era morta"
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“Nel settore 209 le condizioni non sono tra le migliori, non ci sono letti né il bagno in cella. Ogni volta che bisogna andare al bagno bisogna citofonare alle guardie che coi loro tempi ti vengono a prendere. Noi prigioniere eravamo obbligate a indossare una benda e metterla sugli occhi ogni volta che lasciavamo la cella”. È il racconto fatto a La7 da Alessia Piperno, la travel blogger che, come Cecilia Sala, è stata detenuta nel carcere di Evin, in Iran, nel 2022. La scrittrice ha raccontato di non aver subito violenze fisiche, ma psicologiche: “Mi dicevano che dovevo rimanere lì per 10 anni, che mia mamma era morta”. “A noi era concesso respirare aria per 10 minuti a settimana, quella è una tortura psicologica e in qualche modo anche fisica”, aggiunge Piperno.

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