Milano, 10 apr. (Adnkronos) - Oggi nei padiglioni di Rho Fiera è stato siglato l’Accordo di programma tra il ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e il Consorzio Nazionale Sistema Arredo, promosso da FederlegnoArredo, che dà il via a un periodo di test propedeutici a un futuro regime di responsabilità estesa del produttore (Epr) per l’arredo. Le attività previste dall’accordo, frutto di un lungo lavoro di confronto tra le parti, mirano a rafforzare la conoscenza del destino attuale dei prodotti di arredo a fine vita per dare la possibilità al Mase di delineare un futuro regime Epr.
In occasione del Salone del Mobile.Milano, alla presenza del viceministro Vannia Gava, il presidente di FederlegnoArredo e del Cnsa, Claudio Feltrin, e Maria Porro – presidente di Assarredo di FederlegnoArredo e nel Cda del Consorzio – insieme al direttore generale Economia circolare del Mase, Luca Proietti, hanno messo nero su bianco quanto le aziende dell’arredo associate a FederlegnoArredo hanno fortemente voluto, rafforzando il loro impegno sui temi della sostenibilità.
“Firmare oggi l’accordo con il ministero - ha commentato il presidente di FederlegnoArredo e del Consorzio, Claudio Feltrin - non è solo una grande soddisfazione, ma rappresenta un passo fondamentale per rafforzare la filiera del legno-arredo che si assume un impegno concreto per il futuro. FederlegnoArredo ha creduto fortemente in questo progetto, supportandone la nascita e lo sviluppo per un modello di business che poggia le proprie basi sulla sostenibilità ambientale e sociale. Un grazie al ministero per aver condiviso con noi un obiettivo così strategico in cui l’arredo made in Italy ha deciso di non aspettare, ma di anticipare le sfide del futuro.”
Le aziende produttrici e il ministero hanno definito un percorso in due fasi. La prima, si legge nell’accordo, è dedicata ad analisi a campione in quattro aree territoriali significative, per individuare le modalità attuali di gestione dei rifiuti derivanti da mobili e altri prodotti di arredo in uso, ed elaborare una sintesi delle risultanze indicative a livello nazionale. La seconda sarà invece dedicata alla consultazione delle associazioni rappresentative a livello nazionale - dall’Anci, ai fornitori di materie prime e semilavorati, produttori di mobili e altri prodotti di arredo, distributori e gestori dei rifiuti derivanti dall’utilizzo di tali beni - al fine di consolidare, a livello nazionale, i dati raccolti e disegnare nuove strategie operative per il futuro.
"A distanza di un anno dal Salone del Mobile 2024, in cui avevamo lanciato l’idea e il progetto − ha sottolineato il viceministro Vannia Gava − oggi finalmente firmiamo il primo atto concreto con cui avviamo una fase sperimentale che potrà gettare le basi di un innovativo sistema Epr e ottenere un altro grande risultato di economia circolare nell’ambito di una delle filiere più importanti per l’economia del Paese. Ringrazio FederlegnoArredo e il Consorzio Nazionale Sistema Arredo: si conferma l’avanguardia in termini di innovazione e sostenibilità delle nostre imprese”.
Questo momento "rappresenta un’opportunità strategica che trasforma la responsabilità estesa del produttore in un motore di innovazione e circolarità, a beneficio delle aziende e dell’intera filiera" ha dichiarato Maria Porro, presidente di Assarredo e nel Cda del Consorzio. "Il lavoro che ci aspetta nei prossimi mesi - ha poi aggiunto -, con il monitoraggio in città chiave come Milano, Treviso, Napoli e Bari e il dialogo con le associazioni nazionali, ci permetterà di disegnare strategie concrete e su misura per il nostro settore. Ringrazio le imprese che hanno creduto in questa visione, il ministero per la sua apertura e disponibilità, e FederlegnoArredo per aver accompagnato le aziende di Assarredo verso questo obiettivo comune”.
"L'Anci è estremamente favorevole all'accordo di programma tra FederlegnoArredo e Mase per il Consorzio Nazionale Sistema Arredo, che va nella perfetta direzione dell'obiettivo che hanno i Comuni di migliorare la raccolta dei rifiuti con un uso appropriato della materia seconda, per far sì che il rifiuto diventi una risorsa" ha concluso Gaetano Manfredi, Presidente dell'Anci. "Questo non solo per migliorare il decoro urbano nelle città, ma anche per valorizzare la sostenibilità ambientale e la possibilità di un riciclo appropriato dei materiali, in questo caso legati al mondo del legno".
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