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Altra crisi nell’auto. A rischio 700 lavoratori della Meta System che fa schede per batterie elettriche

La proprietà, composta dalla multinazionale cinese 'Deren' oltre ad altri tre fondi di investimento sempre cinesi, si è vista respingere dal tribunale fallimentare reggiano la domanda di "composizione negoziale della crisi
Altra crisi nell’auto. A rischio 700 lavoratori della Meta System che fa schede per batterie elettriche
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Sono quasi settecento i posti di lavoro a rischio alla Meta System di Reggio Emilia (450 dipendenti) e di Mornago, nel Varesotto (circa 200 impiegati), azienda che produce schede per batterie di auto elettriche (tra i clienti anche il gruppo Stellantis, Bmw, Porsche, Volpo e Unipol, per quest’ultima realizza le scatole nere per le assicurazioni).

La proprietà, composta dalla multinazionale cinese ‘Deren’ oltre ad altri tre fondi di investimento sempre cinesi, si è vista respingere dal tribunale fallimentare reggiano la domanda di “composizione negoziale della crisi”, rilevando “l’infondatezza di una soluzione finanziaria di ricapitalizzazione e l’inesistenza di un piano di rilancio”. Stando ai dati forniti, la nuova proprietà, che ha comprato l’azienda nel 2015 investendo 300 milioni, ha debiti per 235 milioni di euro, in gran parte fornitori, anche a causa dei problemi del settore automotive.

Stamattina davanti ai cancelli degli stabilimenti si è svolto un presidio dei lavoratori. Alla mobilitazione, decisa lunedì da Fiom e Uilm, hanno aderito circa il 90% degli impiegati e la totalità degli operai. I sindacati chiedono “l’attivazione di un incontro al ministero delle Imprese e del Made in Italy, oltre ad un piano industriale di rilancio” e annunciano giorni di sciopero. “Subito il blocco dei licenziamenti, un accordo di solidarietà e una trattativa trasparente con gli acquirenti”, dice il sindaco di Reggio Emilia, Marco Massari che mercoledì mattina, assieme al vicesindaco Lanfranco de Franco, farà visita ai lavoratori in presidio davanti ai cancelli dell’azienda per sciopero permanente.

“Siamo al fianco dei lavoratori. Pronti a portare la vicenda sul tavolo del Ministro delle Imprese”, promettono il loro impegno i parlamentari Pd, Andrea Rossi e Ilenia Malavasi. “La situazione – affermano – deve essere essere immediatamente affrontata, mettendo in campo tutte le attenzioni e gli strumenti a nostra disposizione. Questa vicenda si inserisce nella più complessiva e drammatica crisi del settore automotive italiano, che il Governo sta completamente sottovalutando e rispetto alla quale non ci è stata presentata alcuna progettualità”.

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