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Angela Carini, dopo il caso Khelif lavora come insegnante di boxe nel centro di Caivano voluto da Meloni

La pugile, dopo il ritiro contro l'algerina alle Olimpiadi di Parigi, racconta la sua nuova vita
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Un nuovo inizio per Angela Carini, pugile napoletana divenuta nota dopo la sconfitta (con polemiche) contro la futura medaglia d’oro algerina Imane Khelif alle Olimpiadi di Parigi 2024. Carini si era ritirata dopo soli 45 secondi, scatenando una tempesta sull’avversaria ingiustamente accusata di essere un uomo. Dopo un periodo di stop l’azzurra, con la benedizione della presidente del Consiglio Giorgia Meloni e di don Patriciello, da qualche mese insegna ai giovani della periferia di Caivano, nel centro voluto dalla premier e gestito dalle Fiamme Oro.

“Sono a casa mia. È un rientro che mi dà tanta gioia, praticamente riparto da dov’è iniziato il mio percorso. Mi sono presa del tempo per stare con la mia famiglia. Quando si preparano le Olimpiadi dedichi tutto il tempo solo agli allenamenti, al tuo lavoro, adesso sono circondata dall’amore familiare, che è stata sempre la mia forza“, ha raccontato la pugile in una intervista a Il Mattino.

Tornando sul caso Khelif e sulle voci di un presunto ritiro dal mondo della boxe, Carini ha spiegato: “Il passato è un percorso di vita che mi appartiene. Mi ha solo fortificato. Tutti parlano di un mio ritorno, ma io non sono mai uscita dal ring. Sto solo percorrendo il mio cammino, inseguo i miei sogni e finché avrò la forza di farlo lo farò sempre”. Dopo quella vicenda, Carini ha comunque trovato un nuovo lavoro e un ambiente da cui ripartire: “Sono tesserata come atleta per le Fiamme Oro e insegno boxe ai ragazzi al centro di Caivano, questo è la cosa più bella che mi sia capitata”.

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