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Gaza, raid d’Israele su un centro vaccinazioni antipolio: “Feriti quattro bambini”. Colpiti anche due volontari della Caritas

Gaza, raid d’Israele su un centro vaccinazioni antipolio: “Feriti quattro bambini”. Colpiti anche due volontari della Caritas
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Le bombe di Israele continuano a colpire anche i centri sanitari. E questa volta, come comunicato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms), obiettivo dei raid di Tel Aviv è stato anche un centro di vaccinazione antipolio, dove “sei persone, tra cui quattro bambini, sono rimaste ferite” dopo l’attacco nel Nord della Striscia. “Il centro sanitario primario a Sheikh Radwan, nel nord di Gaza, è stato colpito oggi mentre i genitori portavano i loro figli per la vaccinazione antipolio, in un’area in cui era stata concordata una pausa umanitaria per consentire la continuazione della vaccinazione”, hanno fatto sapere.

Ci sono poi anche due operatori della Caritas tra i feriti a seguito dei bombardamenti israeliani nell’insediamento di al-Nuseirat, nella Striscia di Gaza. A darne comunicazione è l’ufficio di Gerusalemme dell’ente che, comunque, precisa la volontà di rimanere sul campo, continuare a operare, per quanto possibile, per assistere la popolazione palestinese martoriata da oltre un anno di guerra. “Nonostante i crescenti pericoli, le équipe della Caritas restano salde e forniscono aiuti medici fondamentali sul campo”, hanno fatto sapere in un comunicato rilanciato dalla Caritas Italiana.

Il bombardamento nell’insediamento di Al-Nuseirat, nella Striscia di Gaza “ha lasciato le case in rovina, ha interrotto le infrastrutture vitali e ha causato numerose vittime tra i civili, impedendo l’accesso ai servizi sanitari e di supporto essenziali”, ha poi aggiunto Caritas Gerusalemme denunciando la situazione critica nei centri abitati di Gaza. Caritas Italiana si è invece detta “vicina a tutte le persone che soffrono per questa guerra ed è solidale con Caritas Gerusalemme e il suo personale, nella speranza di una rapida guarigione per i feriti e dell’impegno di tutto per far cessare le ostilità”.

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