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Luca Richeldi, il primario accusato di abusi su una paziente chiede di patteggiare 11 mesi. La vittima si oppone: “Non si è mai scusato”

Luca Richeldi, il primario accusato di abusi su una paziente chiede di patteggiare 11 mesi. La vittima si oppone: “Non si è mai scusato”
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Nuova richiesta di patteggiamento da parte di Luca Richeldi, primario di pneumologia dell’ospedale Gemelli e professore ordinario dell’Università Cattolica di Roma, accusato di aver abusato sessualmente una paziente nel 2022. Dopo il rigetto della prima proposta presentata lo scorso luglio dalla difesa, dieci mesi e 20 giorni riconvertita in pena pecuniaria di 49mila euro, gli avvocati Carlo Bonzano e Ilaria Barsanti hanno rilanciato a 11 mesi e dieci giorni con sospensione della pena. Il giudice si è riservato la decisione e ha aggiornato il procedimento al 25 settembre.

“Il rito, consentito dal legislatore, è stato scelto per evitare i tempi lunghi di un processo ordinario e i conseguenti gravi danni reputazionali. L’ipotesi accusatoria, già smentita dal professore, non è supportata da prove e si limita a poco più di un tentato bacio, perciò la Procura ha accettato il patteggiamento con pena pecuniaria peraltro sospesa”, afferma l’avvocata Barsanti. La legale di parte civile Ilenia Guerrieri si è opposta alla richiesta e ha fatto notare che il professore “non ha mai avanzato una richiesta di scuse alla vittima”, sottolineando inoltre che, a prescindere dalla futura decisione del giudice, nessuna offerta di denaro risarcirà il danno della sua assistita e che in ogni caso, l’eventuale somma pattuita dovrà essere destinata ad associazioni che combattono la violenza contro le donne.

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