“Inter, due stelle sul cuore”: il film che celebra il 20esimo scudetto senza la partecipazione di Steven Zhang

L'ex presidente non è stato coinvolto nel film: il club nerazzurro fornisce la sua versione dei fatti

Si chiama Inter, due stelle sul cuore ma rinominarlo Dov’è finito Zhang? sarebbe decisamente più efficace. Perché è quello che i tifosi interisti si stanno domandando nelle ultime ore dopo la proiezione in anteprima al cinema Anteo di Milano del docu-film che celebra la vittoria del 20esimo scudetto del club nerazzurro. In programma nelle sale italiane dal 19 al 25 settembre – prodotto da Filmmaster con la collaborazione di Red Joint Film e Inter Media House, diretto dal regista Carlo Sigon – il progetto ripercorre la cavalcata trionfale verso la seconda stella, tra retroscena e immagine inedite. Non mancano le voci e le testimonianze dei giocatori all’interno del film. Coinvolti anche vip e tifosi comuni, a far scalpore è la totale assenza dell’ex presidente Steven Zhang. .

La versione dell’Inter
Nessuna apparizione e nemmeno una menzione. Festeggiamenti, dichiarazioni e video della festa, ma di Zhang neanche l’ombra. L’Inter avrebbe fatto sapere che l’intervista all’ormai ex presidente si sarebbe dovuta tenere a Milano, ma la permanenza in Patria ne aveva impedito la realizzazione. L’occasione più concreta sarebbe stata quella della tournée in Cina, poi annullata. Dunque, un problema di logistica, costi e tempistiche.

Marotta ‘salva’ la situazione: “Celebriamo lo scudetto arrivato con Zhang”
Il suo successore, Giuseppe Marotta, ha cercato di salvare la situazione ringraziandolo per il successo ottenuto sul campo: “Siamo qui a celebrare la seconda stella, ma anche gli eroi degli altri scudetti: dall’undicesimo vinto con Invernizzi, fino al ventesimo arrivato con Steven Zhang, passando da Fraizzoli, Pellegrini e Moratti. Il film è un qualcosa di toccante. Come diceva Bernardo Bertolucci, ricorderemo il mondo attraverso il cinema“. La sua mancata partecipazione, in ogni caso, continua a far discutere soprattutto perché Zhang negli ultimi mesi – prima dell’addio – era rimasto in stretto contatto con i dirigenti della società.