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Foto shock da un macello di Pavia, in cinque a processo: urge una riforma della zootecnia italiana

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di Simone Montuschi, Presidente di Essere Animali

In questi giorni abbiamo diffuso alcune immagini agghiaccianti che abbiamo raccolto con l’utilizzo di telecamere nascoste all’interno di un grande stabilimento di macellazione in provincia di Pavia.

I nostri investigatori hanno raccolto le prove che mostrano lo scarico di almeno 144 mucche “a terra” provenienti da diversi allevamenti per la produzione di latte situati nel Nord Italia. Animali che non sono capaci di reggersi sulle zampe a causa degli intensi ritmi di produzione e che secondo la legge non dovrebbero essere trasportati perché non in grado di camminare autonomamente.

Nei video si vedono animali trascinati a forza, tirati con un cavo d’acciaio legato alle zampe o a parti ancora più sensibili come corna o collo, spinti con una forca o pungolati con scariche elettriche ripetute. In un caso una mucca con un’evidente malformazione alla zampa viene trascinata con una corda attaccata alle corna e un cavo legato al muso, un’operazione che sicuramente le avrà provocato profonde sofferenze, anche perché non potendosi muovere normalmente continua a cadere e a sbattere il muso sulla rampa del camion.

Le immagini forti purtroppo non si limitano a queste: ci sono mucche abbandonate per lungo tempo a terra mentre sono agonizzanti e poi vengono appese dalle zampe per essere iugulate e dissanguate, il tutto mentre sono ancora coscienti.

Le irregolarità riguardano anche la sicurezza dei lavoratori, che sono stati ripresi mentre movimentano gli animali in ciabatte e sandali, o mentre eseguono le iugulazioni a mani nude senza alcun tipo di guanto protettivo, con il rischio di infortunarsi.

Violenze shock dentro un macello from Essere Animali on Vimeo.

Essere Animali ha sporto denuncia presso il Tribunale di Pavia nei confronti dei responsabili e dei lavoratori coinvolti nelle violenze per maltrattamento e uccisione di animali — un reato, quest’ultimo, riservato a chiunque provochi la morte di un animale per crudeltà o senza necessità. Il processo è iniziato a marzo di quest’anno.

Non è la prima volta che in questo stabilimento vengono documentate gravi condotte nei confronti degli animali e questa investigazione si aggiunge alle già numerose inchieste che evidenziano problematiche sistemiche anche in altri macelli e allevamenti intensivi del nostro paese. Pensiamo sia urgente che i decisori affrontino la questione della riforma della zootecnia italiana e delle leggi di protezione degli animali, anche alla luce della promessa di un cambiamento del sistema normativo europeo che invece non c’è stato.

Non esageriamo quando affermiamo che immagini come queste, che documentano violenze inferte agli animali da lavoratori impreparati, macellazioni inadeguate e trasporti crudeli, non costituiscono più il caso isolato, la mela marcia, ma sono proprio il risultato di leggi inesistenti o inefficienti. Aiutaci a fermare le violenze sugli animali, firma la nostra petizione.

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