Un marziano in rosa. Con un casco da astronauta e due gambe non di questo pianeta che spingono forte sui pedali. Tadej Pogacar vince la cronometro Foligno-Perugia battendo Filippo Ganna di 17 secondi e blindando la prima posizione in classifica. Che avesse dominato era scontato, ma non così: lo sloveno ha già strapazzato e riscritto le leggi del Giro d’Italia. I rivali in classifica generale sono lontanissimi dopo appena sette tappe e ancora nessuna montagna: il secondo è ora Daniel Felipe Martinez, distante la bellezza di 2 minuti e 36 secondi. L’ipotetico avversario della vigilia, Geraint Thomas, è scivolato in terza posizione a 2 minuti e 46. Insomma, Pogacar ha già blindato la Maglia Rosa.

Chi esce più deluso dalla cronometro è senza dubbio Ganna. Il campione italiano della specialità è anche l’unico in grado di contrastare lo sloveno (ovviamente solo nelle prove contro il tempo) e questa tappa era la grande occasione per ottenere una vittoria in questo Giro. Ganna è stato nettamente superiore a tutti gli altri avversari. E fino al secondo intermedio sembrava aver battuto anche Pogacar: lo sloveno è transitato con 47 secondi di ritardo. Poi però negli ultimi km, tutti in salita, il campione della Uae ha aperto il gas e ha polverizzato i tempi realizzati fino a quel momento. Ha guadagnato oltre un minuto su Ganna, chiudendo appunto con 17 secondi di vantaggio.

La cronometro ha sorriso anche ad Antonio Tiberi, che grazie a un ottimo sesto posto è rientrato nella top 10 della classifica generale: ora è ottavo, davanti ad altri due italiani, Filippo Zana e Lorenzo Fortunato. Sono tutti a oltre 4 minuti di ritardo da Pogacar, ma poco importa: la lotta è per arrivare sul podio. Tiberi e Zana possono mettere nel mirino anche la Maglia Bianca, la classifica del miglior giovane. La Maglia Rosa è saldamente sulle spalle dello sloveno, che da qui a Roma – salvo imprevisti – potrà ancora regalare spettacolo. Può fare quello che vuole. Rischia di diventare il Giro d’Italia con il dominio più schiacciante di sempre. Per ora – almeno dal punto di vista del divertimento – non ha tradito le aspettative. Restano le riserve sulle prossime due settimane: le montagne sono ancora tutte lì da scalare, ma l’esito appare quanto mai scontato.

E resta da capire quanto Pogacar comincerà a pensare un obiettivo che comincia a prendere seriamente forma: la storica doppietta GiroTour. Solamente in 7 ci sono riusciti: Eddy Merckx 4 volte, Bernard Hinault 3 volte, Fausto Coppi 2 volte, Jacques Anquetil 2 volte, Miguel Indurain 2 volte, Stephen Roche una volta e Marco Pantani. L’ultimo a compiere l’impresa, nel lontano 1998.

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