Televisione

Rai, “il cda ammette il sorpasso di Mediaset. Prima volta in 30 anni di duopolio”. Ma l’ad Roberto Sergio chiama Fiorello e smentisce: “Fake news”

"Il documento di bilancio 2023 di Viale Mazzini certifica la sconfitta negli ascolti nell'intera giornata. È la prima volta in 30 anni di duopolio. Pesano i flop di TeleMeloni", fa sapere Repubblica

di Giuseppe Candela

Gli ascolti non contano, non sono così importanti“, ripetono i televisivi che sognano la valorizzazione dell’indice di gradimento. Ma è sui numeri, sull’infinità di letture che questi forniscono, che si creano polemiche e tensioni. “Il cda Rai ammette il sorpasso di Mediaset. Il documento di bilancio 2023 di Viale Mazzini certifica la sconfitta negli ascolti nell’intera giornata. È la prima volta in 30 anni di duopolio. Pesano i flop di TeleMeloni”, fa sapere Repubblica.

L’anno in cui alla guida dell’azienda sono arrivati i fedelissimi di Giorgia Meloni, l’emittente pubblica ha perso la leadership non in prima serata ma nell’intera giornata. “A certificarlo, senza più possibilità di equivoco, è il documento di bilancio 2023 approvato ieri in Cda. Dove è scritto testualmente, e non poteva essere altrimenti, che dal primo gennaio al 31 dicembre la televisione di Stato ‘registra nell’intera giornata il 37% di share’. Il sigillo sul sorpasso, visto che negli stessi 12 mesi il gruppo di Cologno è volato invece al 37,7%”, ribadisce il quotidiano diretto da Maurizio Molinari.

Lo scorso anno avevano salutato Viale Mazzini, con retroscena e narrazioni differenti, Fabio Fazio, Lucia Annunziata, Massimo Gramellini e Bianca Berlinguer. Una fuga delle star che ha aggiunto quest’anno il clamoroso addio di Amadeus e lo stop di Fiorello, dopo l’ultima puntata di “Viva Rai2” lo showman siciliano si prenderà una pausa. I volti e le trasmissioni voluti dalla nuova governance non hanno garantito risultati all’altezza.

“Il Cda della Rai ammette il sorpasso di Mediaset, per la prima volta in trent’anni di duopolio. È bello perché così ci sarà uno stimolo nuovo per fare meglio. Al posto del cavallo della Rai in Piazza Mazzini c’è il già il Gabibbo. Ieri Roberto Sergio esclamava ‘Italia… uno!'”, il commento di Rosario Fiorello. Sul suo cellulare pochi minuti poco il messaggio dell’amministratore delegato Rai Roberto Sergio: “Aspettate mi è arrivato un messaggio, non un cazziatone, ma quasi, da Roberto Sergio: hai letto una fake news, è il miglior bilancio degli ultimi anni e siamo sempre leader negli ascolti. Ha messo anche l’emoji con il dito puntato, il direttore smentisce!“, la rettifica informale del dirigente.

A cui fa seguito qualche ora dopo una nota Rai: “A fronte di notizie, infondate, che parlano di ‘sorpasso’ da parte di Mediaset negli ascolti, Rai ribadisce quanto già più volte ripetuto: le reti generaliste Rai – Rai 1, Rai 2, Rai 3 – mantengono saldamente il primato rispetto alle tre reti generaliste del principale concorrente. In particolare, dal confronto a pari perimetro tra le tre reti generaliste più il canale all news nell’anno 2023 (Fonte Auditel) emerge che Rai è leader sia nell’intera giornata con uno share del 31 per cento e una media di 2 milioni 527 mila spettatori (contro il 26.8 e 2 milioni 184 mila della principale concorrente), sia nel prime time con uno share del 32 per cento e 6 milioni 12 mila spettatori (contro il 26.7 e 5 milioni 8 mila della concorrenza)”.

“Il primato Rai – dice l’Amministratore Delegato Roberto Sergio – è certificato inequivocabilmente dai numeri. Ed è scorretto, inserendo nel computo dell’audience complessiva le reti tematiche, paragonare perimetri di ascolto qualitativamente e quantitativamente diversi, come risulta ben evidente dal tipo di programmazione proposta da Rai che – anche grazie ad alcuni canali molto specializzati – assolve pienamente alla propria funzione di Servizio Pubblico”.

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