“È candidata con Verdi-Sinistra”. Bonelli (Verdi-Sinistra): “Smentisco”. Nota ufficiale di Verdi-Sinistra: “È candidata“. Al netto di anticipazioni giornalistiche, giravolte e comunicati stampa, la certezza è solo una: la cittadina italiana attualmente detenuta in un carcere dell’Ungheria sarà nelle liste di Avs alle prossime elezioni europee dell’8 e 9 giugno. La conferma definitiva è arrivata con una nota firmata da Nicola Fratoianni (a quanto pare il vero regista dell’iniziativa) e dallo stesso Angelo Bonelli (che in giornata aveva smentito il retroscena pubblicato su Il Foglio): “In accordo con Roberto Salis abbiamo deciso di candidare sua figlia Ilaria, detenuta in Ungheria, in condizioni che violano gravemente i diritti delle persone”. È lo stesso padre della 39enne – poco dopo – a rendere noto che “Ilaria, nel carcere di Budapest, ha posto firma autenticata, alla presenza del console italiano in Ungheria, ai moduli per la candidatura alle elezioni europee 2024 nelle file del partito Alleanza Verdi e Sinistra”.

La nota di Verdi-Sinistra – “In queste ore – hanno spiegato Fratoianni e Bonelli – i gruppi dirigenti nazionali stanno discutendo le modalità di questa scelta che vuole tutelare i diritti e la dignità di una cittadina europea, anche dall’inerzia delle autorità italiane per ottenere una rapida scarcerazione in favore degli arresti domiciliari negati con l’ultima decisione dai giudici ungheresi”. La candidatura, quindi, sarebbe una sorta di stratagemma per ottenere la liberazione, con una finalità politica molto chiara e forte: “L’idea è che intorno alla candidatura si possa generare una grande e generosa battaglia affinché l’Unione Europea difenda i principi dello Stato di Diritto e riaffermi l’inviolabilità dei diritti umani fondamentali su tutto il suo territorio e in ognuno degli stati membri” hanno sottolineato Fratoianni e Bonelli. Che poi hanno concluso: “Il nostro è un gesto che può servire a denunciare metodi incivili di detenzione, soprattutto verso chi è ancora in attesa di un giudizio – si legge ancora – In tal modo Europa Verde e Sinistra Italiana intendono portare nel futuro Parlamento europeo iniziative legislative per la salvaguardia dei diritti delle persone coinvolte in procedimenti penali in tutti i paesi dell’Unione. Nei prossimi immediati giorni – è la conclusione – sarà convocata una conferenza stampa“.

Il comunicato del padre – “Ilaria assume questa decisione non come via di fuga dal processo ma per poterlo affrontare nella piena tutela dei suoi diritti“: così Roberto Salis ha commentato in una nota la decisione di sua figlia di candidarsi alle prossime europee con Alleanza Verdi Sinistra. “Ilaria ringrazia quindi sentitamente la Direzione di Alleanza Verdi e Sinistra ed in particolare Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni per la fiducia accordatagli”, ha aggiunto. “In questi mesi – ha sottolineato Roberto Salis – abbiamo avuto contatti anche con il Pd, per volontà della sua segretaria Elly Schlein, che ringrazio personalmente per la sensibilità e la solidarietà mostrata in tutto questo tempo con me e con la mia famiglia”. “La strada politica decisa – prosegue la nota – è la più coerente con il suo trascorso politico“.

La nota di Giorgia Meloni – Sulla questione è da registrare la presa di posizione ufficiale del governo italiano, che ha commentato la notizia direttamente tramite la voce della premier Giorgia Meloni: “La candidatura di Ilaria Salis alle Europee non cambia il lavoro del governo” ha detto la presidente del Consiglio al termine del vertice Ue, rispondendo alle domande dei cronisti ai quali ha ricordati che “già in passato ho detto che la politicizzazione della vicenda non aiuta”.

La giornata – A dare per primo la notizia di una possibile candidatura della Salis alle europee (per l’insegnate si parla di un posto da capolista del Nord Ovest) è stato un articolo del Foglio, che ha citato fonti di Sinistra italiana e di governo. Una ipotesi così avanzata che oggi, secondo il quotidiano, il corpo diplomatico italiano dovrebbe procedere ad autenticarle la firma per l’accettazione della candidatura. Le procedure burocratiche, si legge, sono già state avviate nei giorni scorsi e si concluderanno nel pomeriggio di giovedì. Ma, se dal legale della donna non arriva conferma, Avs nega seccamente, per voce di Angelo Bonelli che, a La7, si è limitato a commentare con un laconico: “Smentisco”.

La vicenda – Ilaria Salis si trova in carcere da 13 mesi in Ungheria con l’accusa di aver partecipato a due aggressioni nei confronti di militanti neofascisti e rischia una condanna a 11 anni. Qualche settimana fa, un’intervista di Nicola Zingaretti aveva lanciato una sua possibile candidatura con il Pd. La segreteria dem Elly Schlein aveva lavorato – prima di tutto dentro al partito – per portare Ilaria Salis a Bruxelles ma alla fine la trattativa era sfumata. In caso di elezione al Parlamento europeo, per Salis sarebbe scattata l’immunità e tornerebbe libera: niente più carcere e niente più immagini con le catene e i ceppi, come quelle viste anche durante l’udienza dello scorso 28 marzo. Secondo il regolamento dell’europarlamento, infatti, i suoi membri non possono essere arrestati o sottoposti a restrizioni della loro libertà per la durata del mandato, a meno di arresto in flagranza di reato. La procura generale ungherese poi dovrebbe chiedere al Parlamento Ue l’autorizzazione a procedere. Se concessa il processo a suo carico riprenderebbe ma Salis lo affronterebbe da donna libera.

L’anticipazione – Mercoledì un articolo del Foglio aveva già parlato di una trattativa in corso fra Sinistra italiana e Verdi, per arrivare a candidare alle elezioni di giugno la 39enne insegnante italiana. Nell’articolo si parlava di un “Piano Fratoianni” e il leader di Si aveva commentato: “Non esiste nessun piano Fratoianni. Eviterei che su una persona nelle condizioni in cui si trova Ilaria Salis si scatenasse un surreale dibattito mediatico che non l’aiuta certamente. AVS annuncia le sue candidature in modo trasparente senza bisogno di costruire improbabili piani segreti“. Una replica che tuttavia non escludeva una possibile candidatura di Salis.

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