Cristiano Giuntoli, che è arrivato nel 2023 ed è stato appena nominato Miglior Direttore Sportivo dell’Anno ai Globe Soccer Awards per il suo lavoro con il Napoli lo scorso anno, aiuterà a plasmare il futuro della Juventus”. La lettera agli azionisti di John Elkann è chiara: pieni poteri a Giuntoli. Max Allegri nemmeno citato. Quindi? Si vedrà. Nel senso che la situazione è in totale evoluzione, con l’allenatore che è forte di un contratto da quasi 9 milioni di euro netti per un’altra stagione, ma con una popolarità che, al momento, è tornata ai minimi storici.

Di sicuro, l’estate che verrà prevede dei cambiamenti. Rispetto anche solo a qualche settimana fa, degli interessamenti concreti per qualche big stanno arrivando, Bremer in primis. Una sua cessione verso la Premier potrebbe arrivare a fruttare fino a 80 milioni di euro: un buon flusso di denaro da essere reinvestito. Per chi? Alcuni obiettivi sono già noti e il fatto che due nomi siano del Bologna fa proprio pensare che la questione Allegri sia tutt’altro che risolta.

Prima i nomi: Calafiori proprio per la difesa (e non dovrebbe essere così difficile arrivarci); Zirkzee per l’attacco (questo sì, più complicato). Poi, la questione allenatore: Thiago Motta è l’indiziato numero uno per rimpiazzare Allegri. Piace a Giuntoli che già lo aveva considerato come sostituto di Spalletti, prima che il dirigente rompesse con De Laurentiis a Napoli. Ha costi di ingaggio molto più contenuti ed è in linea con la nuova filosofia della Juventus, che vorrebbe veder valorizzati di più i giovani, anche per una questione di contenimento dei costi e di futuri guadagni.

Ma il cambio in panchina sarà davvero possibile? Prima di tutto, Allegri e la società dovranno sedersi a un tavolo. L’intenzione di proseguire insieme non è così decisa (e lo dimostra la lettera di Elkann), ma allo stesso tempo la Juventus non vuole, né vorrà, mantenere un ingaggio a bilancio così pesante in caso di esonero. Tradotto: o Allegri troverà un’altra squadra (il sogno Real Madrid, con il rinnovo di Ancelotti, resta nel cassetto), o dovrà risolvere con una buonuscita corposa. Che di solito si attesta attorno al 50% dello stipendio a contratto.

E con circa 4 milioni di ingaggio netti (se non qualcosa di meno), un accordo con Motta può essere trovato. Di fatto: se la Juve dovesse trovare la quadra con Max, andrebbe comunque a risparmiare qualcosa il primo anno e molto di più in quelli successivi. Quando, è il progetto di Giuntoli, saranno più stabili i soldi incassati dalla partecipazione alle Coppe Europee a cui aggiungere qualche cessione importante per far quadrare i conti. Insomma, ci sono due mesi di tempo per chiudere il campionato nel migliore dei modi e capire se le strade con Allegri si separeranno davvero.

Al momento, sono proprio a un bivio, con una piccola percentuale che comunque pende verso la permanenza. È normale, con così tanti soldi sul tavolo. Ma non per forza dirimente.

Community - Condividi gli articoli ed ottieni crediti
Articolo Precedente

Il Milan lancia il progetto Under23: dopo Juventus e Atalanta, è la terza società a creare la seconda squadra

next
Articolo Successivo

De Rossi è una volpe, Xabi Alonso un’aspirina, il mal d’Italia di Klopp e le stecche che non t’aspetti: pensieri europei in ordine sparso

next