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Claudio Borghi (Lega) assicura: “Le donne mi scambiavano per l’attore Alessandro Borghi”

Il politico e l'attore che interpreta Rocco Siffredi su Netflix si somigliano? La pagina Twitter il "Grande Flagello" ironizza: "Non vedevo una somiglianza così evidente da quella tra Lady Diana e Damiano dei Maneskin"

di Paolo Aruffo

Attenzione: astenersi dalla lettura del presente articolo se privi di senso dell’umorismo. Dev’essere dura la vita quando sei l’omonimo (anzi verrebbe da dire cognonimo) di Alessandro Borghi. O di Claudio Borghi, dipenda da come la si vede. Il primo è il noto attore romano, classe 1986, ora su Netflix con “Supersex“, la serie tv sulla vita di Rocco Siffredi in cui Borghi interpreta il ruolo del protagonista. Il secondo, invece, è il politico milanese, classe 1970, senatore della Repubblica Italiana nel Gruppo parlamentare “Lega – Salvini Premier“. Due carriere diametralmente opposte, se solo volessimo considerare queste. Quanto alla fisionomia, poi, neanche a parlarne. Ma per questo vi rimandiamo ad una rapida ricerca su Google immagini. Eppure, pare che spesso vengano confusi.

Ma da chi? Dai fan (dell’attore). Anzi, soprattutto dalle fan. Lo ha assicurato lo stesso senatore che, ospite di Un giorno da pecora su Rai Radio 1, ha raccontato tutto ai conduttori Geppi Cucciari e Giorgio Lauro. Durante la puntata dello scorso 5 marzo, a un certo punto il politico stava dicendo:”Sui social non solo mi prendo gli insulti miei ma anche quelli del collega senatore di Italia Viva (Enrico Borghi, ndr)”. Allora Cucciari ha rilanciato: “E non le fanno i complimenti scambiandola per Alessandro Borghi, l’attore?”. Apriti cielo. “Sì, c’era un periodo.. soprattutto le donne, le ragazze, mi scrivevano ‘sei splendido’, mi mandavano le foto delle cascate”, ha detto Claudio Borghi. “Ma scusi — ha detto Lauro —, Alessandro Borghi è un figo pazzesco“. Allora Cucciari ha affermato: “E ora fa pure Rocco Siffredi!”. Ma il politico ha glissato su questo ‘dettaglio’, dicendo solamente: “Lui (Alessandro Borghi, ndr) se l’era anche presa dicendo ‘Non sono il politico’“, ha detto in riferimento a un botta e risposta su Twitter di qualche anno fa. Infine Cucciari ha concluso: “Ci credo, per un attore il nome e l’immagine sono importanti. Ma anche per tutti noi, per chi non fa l’attore“. La notizia è stata ripresa anche dal simpatico profilo Twitter (o X) “Grande Flagello”, che su Twitter ha scritto: “Non vedevo una somiglianza così evidente da quella tra Lady Diana e Damiano dei Maneskin”. L’esilarante didascalia fa riferimento a un articolo. Non uno qualsiasi, bensì proprio uno di FQMagazine (e ne andiamo più che orgogliosi).

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