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Ultimo aggiornamento: 15:38 del 22 Febbraio 2024

Navalny, Fazzolari (FdI): “Le responsabilità di Putin sono chiare. Salvini mette in imbarazzo il governo? Conta il sostegno all’Ucraina”

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“Sulla morte di Aleksej Navalny le responsabilità di Putin sono chiare”. Prova a sgombrare il campo da equivoci e imbarazzi il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Giovanbattista Fazzolari, dopo le prese di posizione del vicepresidente del Consiglio Matteo Salvini e di vari esponenti della Lega. “È morto perché era imprigionato in condizioni disumane a -40 in una cella di massima sicurezza, dove in teoria anche per gli standard russi uno dovrebbe essere trattenuto solo per pochi giorni” afferma Fazzolari che poi aggiunge: “Se non fosse stato incarcerato oggi sarebbe un uomo non solo libero ma anche vivo, su questo penso che nessuno possa avere dubbi”. Eppure, è evidente, i dubbi sono stati espressi proprio da un partito al governo. “Quale siano le cause specifiche della morte di Navalny credo che sia una questione di lana caprina. La questione è che Navalny è morto perché é stato incarcerato e non voleva esserlo e trattenuto in condizioni disumane. Se è morto per le condizioni disumane o perché qualcuno è andato ad ucciderlo cambia poco. È una persona uccisa dal regime putiniano”. Salvini, con le sue prese di posizione, vi mette in imbarazzo a livello internazionale? A noi mette in imbarazzo solo che se ci fosse un governo Pd, Movimento 5 Stelle e Sinistra Italiana crollerebbe il sostegno italiano all’Ucraina, visto che votano contro l’invio di aiuti all’Ucraina. Questa è l’unica cosa che a livello internazionale ci mette in imbarazzo. Non ci mette in imbarazzo il fatto che tutto il centrodestra in modo granitico voti a favore del sostegno all’Ucraina”. Fazzolari non si scompone neppure davanti alle domande sull’accordo tra Lega e Russia. Su questo Salvini dovrebbe fare chiarezza? “La chiarezza della Lega è data dal voto in Parlamento. Questo è l’unica cosa che interessa gli Ucraini”. Dunque la posizione di Salvini è propaganda da campagna elettorale? “Questo non lo so – conclude Fazzolari, che ribadisce – contano i voti in Parlamento”.

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