Renée Amato, 19 anni, e la madre Nicoletta Zomparelli, 49, hanno fatto scudo per proteggere Desyrée da Christian Sodano, il 27enne maresciallo della Guardia di Finanza, che da una settimana non era più il suo fidanzato e che ieri le ha uccise usando a Cisterna di Latina usando la sua pistola d’ordinanza.

L’ipotesi che le due donne abbiano fatto da scudo contro la furia dell’uomo, che ha sparato almeno quattro colpi, è emerso nel racconto della sopravvissuta che dopo essersi chiusa in bagno ha raggiunto una stazione di servizio dove ha chiesto aiuto. Quando gli investigatori l’hanno trovata era sotto choc. Come riportato dal Messaggero il militare non aveva accettato la rottura con la giovane e addirittura lunedì sera aveva dormito nella villetta di Cisterna di Latina dove ieri polizia e carabinieri sono intervenuti.

Il 27enne dopo il duplice femminicidio è salito in macchina in direzione Latina, dove vive insieme allo zio in un appartamento nel quartiere residenziale “Q4”. Secondo una prima ricostruzione il finanziere ha chiamato il parente, carabiniere, che a sua volta ha chiamato il 112. In pochi minuti la polizia ha raggiunto l’abitazione dove Sodano si è consegnato senza opporre nessun tipo di resistenza. La relazione era finita, a quanto pare, perché la 22enne voleva dedicarsi al ballo, una passione che condivideva con la sorella minore.

Recentemente la ragazza aveva anche fatto un viaggio con un’amica a Cuba. Secondo il Messaggero il finanziere, che aveva perso madre e padre tra il 2016 e il 2020 rispettivamente poliziotta e finanziere, non riusciva ad accettare che la 22enne volesse fare del ballo un lavoro e da tempo era diventato ossessivo.

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