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Sanremo 2024, “La rottura tra Amadeus e Lucio Presta non ha avuto alcun impatto sul Festival. Fiorello? Talento unico e amico”: parla l’ad Roberto Sergio

Dal Festival all'amicizia con Fiorello e la stima per Fazio, fino ai prossimi arrivi l'ad Rai si è raccontato a Italia Oggi

di Giuseppe Candela

Roberto Sergio boccia l’organizzazione delle direzioni di genere, operativa dal 2022 con l’eliminazione delle direzioni di rete che, secondo molti, ha portato a una perdita d’identità. Per questo motivo l’amministratore delegato Rai intende “verificare se l’organizzazione per generi, che non sta funzionando come previsto, sia compatibile con la nostra azienda o se forse non sarebbe meglio tornare a una organizzazione per reti“, spiega in un’intervista rilasciata al quotidiano Italia Oggi. Tempo di bilanci, con le polemiche alle spalle e uno sguardo al futuro. Paolo Bonolis ha lamentato una certa stanchezza ma ha anche concesso aperture per il suo ritorno in Rai: “Non so se sia stanco, so però che uno dei suoi programmi, Il senso della vita, sarebbe perfetto in Rai. In ogni caso, al momento, non c’è altro da aggiungere”, le parole del numero uno di Viale Mazzini.

È certo, invece, l’arrivo di Piero Chiambretti e Massimo Giletti: “Piero potrà dare una nuova, interessante luce a Rai 3. Farà prime serate nei prossimi mesi con un nuovo format al femminile, mentre da settembre lavorerà a una serialità. Non posso dire di più: i dettagli verranno comunicati fra qualche settimana dallo stesso Chiambretti. Massimo Giletti è una risorsa pregiata, coerente per gli obiettivi che Rai si è posta; per questo ci sono incontri già dalla fine dello scorso anno. A febbraio condurrà uno speciale evento sui 70 anni della tv su Rai 1, e poi sul tavolo ci sono numerose idee”. Sergio chiude nuovamente le porte del servizio pubblico a Barbara D’Urso (“Per ora non vedo possibili aree di interesse comune”) ma non esclude l’arrivo di Antonio Polito (“Sarà un tema alla mia attenzione nei prossimi giorni, nulla è definito”).

Nel corso dell’intervista il dirigente torna sulle polemiche che hanno accompagnato i bassi ascolti di Pino Insegno e Nunzia De Girolamo: “Credo di aver già parlato a lungo della incredibile e inaccettabile campagna denigratoria contro Insegno e De Girolamo. Incredibile, perché iniziata molto prima dell’avvio dei loro rispettivi programmi. Eravamo consapevoli di averli messi in condizioni difficili: in fasce competitive e molto ben contro-programmate. Questo a testimoniare che, a differenza di quanto detto, non c’è stato alcun trattamento di favore nei loro confronti. Se avessimo voluto, gli avremmo assegnato programmi più semplici e dal successo assicurato. Ciò detto, in un caso è stato giusto fermare la striscia di Pino Insegno, che non stava performando quanto previsto. Dall’altro, era giusto portare fino alla conclusione il programma di Nunzia De Girolamo, in linea con le previsioni. Entrambi i professionisti saranno di nuovo in Rai con nuovi format radio e tv”. Parole di stima verso Marco Liorni, arrivato in corsa alla conduzione de “L’Eredità” con ascolti record: “Chiudo con un plauso speciale per Marco Liorni, che ha dimostrato in questi mesi grandissima professionalità e uno stile impeccabile, sobrio ed elegante. Una risorsa cresciuta a vista d’occhio nella grande famiglia Rai”, ha aggiunto Roberto Sergio.

La frattura tra Amadeus e il suo storico agente Lucio Presta non ha avuto effetto sulla messa a punto del Festival di Sanremo: “Non desidero entrare nella sfera personale di Amadeus e di Presta. Quel che più mi sta a cuore è che la vicenda non abbia avuto alcun impatto sul Festival di Sanremo, grazie alla formidabile squadra Rai, sempre in grado di gestire al meglio le grandi produzioni”. E il contratto in scadenza del direttore artistico di Sanremo 2024 non preoccupa l’amministratore delegato: “Per me il rinnovo è già definito“. Un rapporto solido per Sergio anche con Fiorello: “E’ un talento unico e irripetibile, un amico e un grande professionista. La sua cifra è sempre basata sul buonumore e per questo ama giocare e mettersi in gioco, anche approfittando di spalle temporanee che lo aiutano a creare gag sorprendenti. Io mi presto con simpatia e amicizia: sto al gioco, perché credo che anche questi piccoli gesti siano utili a creare un’immagine positiva della Rai“.

Parole di pace per Fabio Fazio: “Come credo ormai si sappia, con Fabio ho un antico rapporto personale e un percorso professionale comune molto intenso. Lo stimo come uomo e come professionista. Oggi pero non lavora in Rai. Sinceramente, non so cosa altro aggiungere”. E sul futuro e l’ipotesi di una staffetta con Giampaolo Rossi commenta: “Nella mia storia professionale sono stato, in larga parte, al servizio dello Stato, con passione e senso di responsabilità. Anche in questo caso mi comporterò con lo stesso spirito fino all’ultimo giorno del mio mandato, onorato di poter dare il mio contributo all’azienda Rai e al paese. La decisione su chi guiderà Rai nel prossimo triennio spetta al governo su proposta del ministro dell’economia e delle finanze, principale azionista della nostra azienda. Saranno quindi loro a fare le opportune valutazioni e a prendere le decisioni migliori. Io sono e resterò a disposizione dell’azienda e confermo la mia volontà a onorare con la consueta passione il servizio che mi verrà richiesto. Con il direttore generale Giampaolo Rossi la collaborazione è totale e ci lega una profonda amicizia”, ha concluso Sergio.

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