Guardo con attenzione e addirittura commozione l’ondata di manifestazioni contro la destra in corso in Germania, e quella di sabato 3 febbraio a Berlino ha tutto l’aspetto di un momento storico. Non è un affare interno tedesco, i valori in gioco ci riguardano tutti. Il contesto è quello delle elezioni europee del prossimo 9 giugno, è quello di una Unione Europea decisiva per la transizione ecologica mondiale (al momento infatti assediata purtroppo dagli agricoltori) decisiva per l’Ucraina, decisiva per salvare l’agenzia Onu a Gaza, decisiva per i diritti civili tutelati dalla Corte di Giustizia eccetera.

Già da tempo dovremmo essere attivi in una campagna per mobilitare tutte le potenzialità elettorali progressiste, a prescindere da liste partiti e candidati, a monte delle specifiche scelte elettorali, per garantire la presenza al voto di chiunque rifiuti la regressione reazionaria in atto. In Italia dovevamo (dovremmo) essere già mobilitati per la legge per il voto ai fuorisede e per l’organizzazione dei viaggi dall’estero il 9 giugno.

In Germania si assistiva impotenti alla crisi di consenso del governo di centrosinistra e alla ascesa indisturbata dell’Afd fino a quando le rivelazioni sui piani segreti di “remigrazione” degli immigrati non hanno scatenato la protesta democratica. Manifestazioni partite dal basso hanno trascinato le grandi organizzazioni e i partiti, e da metà gennaio hanno coinvolto centinaia di città e anche piccoli centri. Si calcolano un paio di milioni di tedeschi scesi in piazza. L’idea è quella di porre una barriera (Brandmauer, muro antifuoco) sia alla crescita elettorale e politica della Afd che delle eventuali tentazioni (presenti talvolta nella Cdu) di allearsi. Mi è sembrato interessante tradurre e l’appello della manifestazione statica (catena umana o lunghi presidi) di Berlino 3 febbraio.

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Unisciti al Brand Mauer (Barriera) contro la destra! Ora siamo tutti interpellati: è nostra comune responsabilità, come società civile, difendere una solidale convivenza. Mano nella mano – diventare subito attivi e solidali! Chiediamo alla gente di non stare più a guardare la normalizzazione della destra in Germania e in Europa.

Crisi, guerre, disastri: il mondo intorno a noi sta diventando sempre più traballante. Molto di ciò su cui abbiamo fatto affidamento è incerto. In un mondo così in rapida evoluzione, vediamo il clima politico in Europa cambiare in modo inquietante. Le paure del cambiamento, della perdita e della povertà sono deliberatamente alimentate, le persone sono messe l’una contro l’altra. Le fratture nella società si stanno approfondendo.

In Germania, il panorama politico si sta sviluppando a un ritmo allarmante: le opinioni di destra ed estremiste di destra stanno guadagnando il sostegno dell’opinione pubblica. Il razzismo, l’antisemitismo e altre forme di odio sociale sono in aumento. Le persone che si trovano in povertà, disoccupazione o senzatetto vengono sminuite ed escluse socialmente. Allo stesso tempo, compiti imperativi come la protezione del clima e la giustizia sociale vengono considerati come fastidiose imposizioni. La mancanza di rispetto, l’ostilità e la negazione dei fatti( negazionisminei confronti della scienza) dominano parti dell’umore sociale. La demarcazione nei confronti di chi disprezza la democrazia come l’AfD sta diminuendo. La difesa dei diritti umani viene messa in discussione. I rifugiati vengono privati dei loro diritti, loro e le persone che li sostengono sono sempre più criminalizzati. La nostra convivenza sociale, la diversità e l’equità: sì, la nostra democrazia è in pericolo.

Ma siamo determinati a diventare forti e attivi: per una società aperta, democratica, plurale e solidale, insieme contro la svolta a destra in Germania e in Europa! Il silenzio non è un’opzione! Dobbiamo diventare visibili e udibili. Il momento di agire è adesso, perché c’è molto in gioco nelle elezioni locali, statali ed europee del 2024!

Ora tocca a TUTTI noi:
Per la solidarietà e il rispetto, contro l’ incitamento all’odio.
Per la giustizia e la tolleranza, contro la divisione (spaltung)
Per una società che non lascia indietro nessuno, per la dignità umana, contro l’esclusione
Per l’autodeterminazione e l’umanità, i diritti umani per tutti, contro il razzismo, l’antisemitismo e altre forme di discriminazione sociale.

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A promuovere la manifestazione sono state centinaia di piccole organizzazioni. Decisivo il ruolo del mondo della solidarietà con gli immigrati e i profughi. Il tema della xenofobia, del rifiuto della xenofobia, è la prima motivazione della mobilitazione. Ma molto presenti anche i soggetti delle istanze ecologiste e della cultura democratica e sociale in generale.

In sostanza, anche se il bersaglio della protesta è la Afd, si protesta anche contro l’eccessiva subalternità dei partiti tradizionali ai temi securitari contro gli immigrati. E si discute molto di come proteggere la Costituzione. Alla manifestazione di Berlino tra i numerosi oratori non ci sono leader politici di partito. Con le caratteristiche politiche che ha, questa ondata di manifestazioni al di fuori delle celebrazioni in feste “comandate” (tipo 25 aprile e affini) è senza precedenti storici. Riallacciarsi ad essa è indispensabile per tutti i progressisti europei.

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