Dopo una stagione autunno inverno sotto tono (il clima mite non ha aiutato), i negozianti di abbigliamento avevano puntato forte sui saldi. Ma per ora anche le vendite a sconto non sembrano portare le soddisfazioni sperate. Sorprende che ci si sorprenda, visti l’aumento dei prezzi e la cronica stazionarietà dei salari. Stando ad un primo monitoraggio sulle imprese associate a Federazione Moda Italia-Confcommercio le vendite in saldo hanno registrato una flessione del 8% rispetto ad un anno fa. Nella prima settimana dello shopping in saldo, il 55% delle imprese interpellate ha rilevato un calo a fronte di un 24% che ha riscontrato un trend stabile e un 21% che ha registrato un incremento delle vendite rispetto allo stesso periodo del 2023. Un dato che è ancora parziale, tenuto conto che i saldi sono appena all’inizio e durano generalmente circa sessanta giorni. C’è tempo per recuperare ma se il buongiorno si vede dal mattino c’è poco da stare allegri.

Il presidente di Federazione Moda Italia-Confcommercio, Giulio Felloni è convinto che: “Alcuni fattori come il maltempo non hanno favorito una partenza dei saldi così brillante. Siamo comunque fiduciosi che, con il miglioramento della situazione climatica di questo fine settimana, verranno confermate le aspettative con un incremento dei clienti nei centri storici, nelle vie e piazze delle nostre città e dei nostri paesi. Per i consumatori ci sarà una grande possibilità di avere articoli di stagione a prezzi estremamente competitivi”. Sarà.

Felloni segnala anche che le continue campagne di sconti selvaggi lungo tutto l’anno dovranno essere oggetto di una seria regolamentazione. “Sono sempre più convinto che le Istituzioni dovranno sostenere la presenza dei negozi di moda all’interno delle nostre città e che la via della ripresa potrà passare lungo tre direttrici che abbiamo indicato al Tavolo della Moda: un’Iva agevolata sui prodotti di moda e in particolare su quelli Made in Italy, un bonus moda per l’acquisto di prodotti ecosostenibili e un canone di locazione commerciale concordato tra locatori e conduttori per ridurre il peso degli affitti”. Secondo le previsioni dell’Ufficio Studi Confcommercio, saranno 15,8 milioni le famiglie che approfitteranno della stagione dei saldi invernali: ogni persona spenderà circa 137 euro, per un giro di affari di 4,8 miliardi di euro. Tutto da vedere, a questo punto, se le stime saranno confermate.

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