L’ex volto dell’inchiesta belga sul Qatargate che ha scosso il Parlamento europeo passa alla politica. A circa sei mesi dalla sua decisione di lasciare l’inchiesta dopo le accuse di conflitto d’interessi a causa degli affari tra suo figlio e quello di una dei deputati coinvolti, Maria Arena, Michel Claise, in pensione dal 1 gennaio, ha deciso di candidarsi alle elezioni nazionali di giugno in Belgio con la lista federale a Bruxelles del partito Défi, Partico Democratico federalista.

L’ex magistrato ha annunciato la sua discesa in campo dalle colonne di Le Soir, spiegando di “sentirsi insoddisfatto del programma della nostra società in relazione alla lotta contro la criminalità finanziaria e la distruzione della giustizia”. Il suo obiettivo, ha specificato, è infatti quello di “lottare contro l’ascesa del potere criminale”. “Abbiamo bisogno di un piano Marshall per la giustizia, dobbiamo smettere di parlare di istituzione giudiziaria e iniziare a parlare di potere giudiziario – ha detto ai giornalisti – E non è solo questo, dobbiamo intendere la parola ‘giustizia’ nel senso più ampio del termine, dobbiamo avvicinare la giustizia alla cittadinanza”.

A Claise è stato chiesto anche quali siano le riforme che reputa prioritarie e tra queste ha citato “una riforma delle istituzioni che consenta di contrastare il riciclaggio di denaro e la corruzione e la creazione di un’agenzia anti-corruzione belga prendendo come esempio il modello francese”.

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